Letizia Trudu, uccisa dalle eliche dello yacht: la famiglia chiede 1,3 milioni di euro di risarcimento

Letizia Trudu, uccisa dalle eliche dello yacht: la famiglia chiede 1,3 milioni di euro di risarcimento
Letizia Trudu, uccisa dalle eliche dello yacht: la famiglia chiede 1,3 milioni di euro di risarcimento
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Mercoledì 28 Novembre 2018, 19:01

Letizia Trudu morì nell'estate di tre anni fa, nel 2015, uccisa dall'elica dello yacht dal quale si era tuffata insieme al padre e alla sorellina nelle acque di Santa Margherita di Pula, a una quarantina di chilometri da Cagliari. L'avvocato di parte civile, Guido Manca Bitti, che rappresenta madre, sorellina e nonna della bambina - che aveva appena 11 anni - al processo per la sua morte ha chiesto un risarcimento di un milione e 350mila euro. Subito dopo hanno parlato gli avvocati delle varie compagnie assicurative che tutelavano l'imbarcazione e che sono state coinvolte nel processo in qualità di responsabili civili.

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Morì a 11 anni dilaniata dalle eliche dello yacht

Nella scorsa udienza il pm Alessandro Pili aveva chiesto la condanna per i due imputati accusati di omicidio colposo: quattro anni e mezzo di reclusione per il comandante dello yacht Maurizio Loi, ex campione di windsurf, e dieci mesi per il padre della piccola, Andrea Trudu. Per la Procura Loi ha la responsabilità maggiore per la morte di Letizia e ha violato diverse norme sulla sicurezza della navigazione, mentre al papà viene contestato di non essere stato prudente nei confronti della figlia.

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Prima delle richieste della parte civile, il comandante dello yacht ha chiesto di parlare in aula, negando di aver dato lui l'ordine di tuffarsi alle persone che stava trasportando e spiegando che a bordo, al momento dell'incidente, c'era la musica ad alto volume e anche il rumore dei potenti motori accesi. Il processo è stato aggiornata al 5 dicembre prossimo per le arringhe delle difese.

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