Leggi anche > Covid, il 17enne in terapia intensiva sta meglio ma è ancora grave. Il papà: «Non è fuori pericolo»
L'8 giugno inizia la riabilitazione alla Fondazione Piccinelli d Scanzorosciate, sempre in provincia di Bergamo. Il 24 luglio viene dimesso ma «non potevo tornare a casa - racconta lui stesso - perché i tamponi erano ancora positivi. Così mi sono messo in quarantena nell'appartamento di mio padre, con i miei ci guardavano dal terrazzo ma niente di più». Insomma nessun contatto con la moglie e i due figli. Solo ieri si sono potuti riabbracciare, alle 14, mentre le campane del paese suonavano a festa per il suo ritorno.
Durante questi mesi, in risposta a una mail che gli aveva inviato, Conte «attraverso la sua segretaria mi ha fatto le condoglianze per la morte di mio padre e a me gli auguri», e poi c'è stata una telefonata del vicario generale del Papa Angelo Comastri e del vescovo di Bergamo Francesco Beschi.
Adesso «vorrei andare al cimitero a trovare i miei genitori, poi per qualche giorno - conclude - rimanere a casa con i miei figli e mia moglie».