A distanza di quasi due anni dalla sua morte, un nuovo mistero nel caso di Kristina Gallo, la ragazza di 30 anni trovata senza vita nella sua casa di Bologna dal fratello preoccupato perché non la sentiva da giorni. Un uomo che la giovane aveva frequentato è indagato per omicidio volontario, scrive oggi il Corriere di Bologna, circostanza confermata all'ANSA da ambienti investigativi.
A dare un impulso agli accertamenti, il telefono di Kristina che sembrava scomparso e che invece recentemente è stato riacceso. Il corpo della ragazza, nudo, fu trovato a pancia in su, dal bacino ai piedi sotto ad un letto. Per le condizioni del cadavere non si riuscì a stabilire con esattezza la data della morte, risalente a 5-6 giorni prima.
Il Gip dispose così nuove indagini e carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Caleca, hanno scandagliato le frequentazioni della giovane. Alcuni mesi fa il suo cellulare, mai ritrovato, è stato acceso e utilizzato da qualcuno: un elemento che ora potrebbe portare a nuovi sviluppi anche se gli accertamenti sono ancora in una fase interlocutoria.