Italiana si offre di accogliere due profughi dall'Ucraina: poi rifiuta quando scopre che sono africani

La vicenda di Michael e Meshack, due studenti universitari: una donna era disposta ad accogliere i profughi, ma ha cambiato idea quando ha visto che erano africani

Italiana si offre di accogliere due profughi dall'Ucraina: poi rifiuta quando scopre che sono africani
Italiana si offre di accogliere due profughi dall'Ucraina: poi rifiuta quando scopre che sono africani
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Martedì 29 Marzo 2022, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 16:59

In fuga dalla guerra in Ucraina, hanno trovato accoglienza in Italia. Una volta giunti a Palermo, due giovani studenti che fino a un mese fa vivevano a Kiev sono stati ospiti di una struttura religiosa e poi avevano trovato l'ospitalità di una donna, disposta ad accogliere i profughi. Poi, l'amara sorpresa.

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Michael e Meshack, infatti, sono due ventenni nigeriani, che erano già scappati dalla guerra in Africa e a Kiev studiavano, rispettivamente, economia e medicina. Fuggiti dall'Ucraina, avevano raggiunto Palermo ed erano stati accolti dalla Casa della Regina della Pace a Casteldaccia, struttura gestita da suor Anna Alonzo. È proprio la religiosa a raccontare la vicenda: una donna palermitana si era offerta di accogliere persone fuggite dall'Ucraina, ma ha cambiato idea quando ha visto che i due ragazzi non erano bianchi. «I profughi sì, i neri no», le parole della donna, riportata da suor Anna.

Nella struttura religiosa, da anni le suore e altri operatori hanno a che fare con africani bisognosi di accoglienza, principalmente ragazze salvate dalla tratta e dalla schiavitù della prostituzione. «Quei due ragazzi sono arrivati dopo cinque giorni di viaggio, con l'autobus e a piedi. Erano esausti, sono crollati sulla sedia e hanno dormito per ore. Poi, la brutta sorpresa: la donna che era disponibile ad accogliere i profughi mi ha detto che non voleva ospitare due africani» - racconta suor Anna al Corriere della Sera - «Michael e Meshack erano al secondo anno di università, la loro casa è stata colpita dalle bombe e sono stati costretti a fuggire. Ora vorrei solo farli tornare a studiare, spero che qualcuno li aiuti. Questo è lo spettro del razzismo: che differenza c'è tra un ragazzo ucraino e un ragazzo nigeriano che vive in Ucraina? Sono entrambi esseri umani in fuga dalla stessa guerra».

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