Italia bollente, domani cinque città da bollino rosso. L'Istat: un italiano su 4 non spegne mai il condizionatore

Italia bollente, domani cinque città da bollino rosso. L'Istat: un italiano su 4 non spegne mai il condizionatore
di Giammarco Oberto
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Mercoledì 22 Giugno 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 09:02

I black out a raffica di questi giorni nelle città italiane bruciate da un anticiclone africano battezzato non a caso Caronte ne sono la prova: al condizionatore gli italiani proprio non rinunciano. Ce l’ha una famiglia su due. E nei mesi più caldi lo accende regolarmente tutti i giorni più di una su 4. Rispondono così gli italiani alla domanda retorica incautamente posta da Draghi quando presentò il Def lo scorso 6 aprile: «Preferiamo la pace o il condizionatore acceso?». Il report Istat sui consumi energetici è del 2021, anno pre-guerra, e certifica che se la transizione verso un mondo sostenibile dipende anche dalle azioni dei singoli, allora gli italiani sono ancora indietro. E alle porte c’è una crisi energetica che costringerà tutti a cambiare radicalmente abitudini e stili di vita.

I CONDIZIONATORI. Stando al report, nei mesi caldi il 28,5% delle famiglie dotate di condizionamento accende il sistema tutti i giorni o quasi, il 35,3% qualche giorno a settimana; un quarto delle famiglie (24,1%) lo utilizza invece solo occasionalmente o addirittura mai pur avendolo.

In estate i condizionatori sono accesi in media sei ore e 17 minuti al giorno. L’utilizzo quotidiano aumenta al crescere del numero dei componenti familiari, dalle famiglie con una sola persona (25,5%) a quelle con cinque o più (31,8%). L’utilizzo quotidiano è inoltre più alto della media (pari al 33,5%) se in famiglia c’è almeno un bambino fino a sei anni.

IL GAS. Guardando ai consumi casalinghi, l’allerta sul gas dopo le strozzature dalla Russia sembra più che giustificato: il metano è la fonte di alimentazione più diffusa in Italia, sia per il riscaldamento (68%) che per la produzione di acqua calda (69,2%). Rispetto al 2013 si registra un leggero calo delle fonti tradizionali (metano, gasolio, Gpl) a vantaggio di energia elettrica e biomasse: la prima copre l’8,5% del riscaldamento e il 16% dell’acqua calda; le seconde alimentano il 15% dei riscaldamenti e il 5,5% dell’acqua calda. Il solare ha un ruolo emergente per l’acqua calda ma ancora residuale (1,4%).

L’ONDATA DI CALORE. Difficile non ricorre al condizionatore in questi giorni martoriati da Caronte. Secondo il ministero della Salute, oggi sarà bollino rosso per Bologna e Bolzano: sono attesi 36°. E giovedì i bollini rossi saranno 5: Ancona, Bologna, Bolzano, Firenze e Perugia cuoceranno tra i 35 e 38 gradi.

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