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Fin dalla prenotazione hanno infatti fatto intendere di essere professionisti della comunicazione specializzati nel settore turistico, incaricati di confezionare un servizio giornalistico dedicato a quei luoghi, di sicuro effetto promozionale. Quindi, per circa una settimana, fruendo di vitto, alloggio ed ombrellone, hanno finto di effettuare, tra un bagno ed un pranzo, foto e riprese. Ma la sorpresa non ha tardato ad arrivare quando la 'troupe' di sedicenti 'giornalisti', improvvisamente, dopo cinque giorni, ha lasciato la struttura senza pagare il soggiorno, circa 800 euro.
I carabinieri, però, grazie anche al rapporto con i residenti, hanno in breve identificato, denunciato e proposto per l'emissione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nell'arcipelago i quattro, che hanno precedenti di polizia, anche specifici.
L'immediatezza dei rapporti, diretti e tempestivi ha quindi consentito di smascherare i truffatori, come era già accaduto nel mese di luglio, quando i carabinieri delle Diomedee erano riusciti a bloccare, già imbarcate sul traghetto pronte a lasciare l'isola, cinque persone che avevano acquistato souvenir con una carta di credito rubata a una giovane turista.