Isola d'Elba, invasione di meduse. L'allarme ambientale: «Colpa della tropicalizzazione del mare»

Invasione di meduse all'Elba, l'allarme ambientale: «Colpa della tropicalizzazione del mare»
Invasione di meduse all'Elba, l'allarme ambientale: «Colpa della tropicalizzazione del mare»
2 Minuti di Lettura
Martedì 15 Gennaio 2019, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 02:43
Sono centinaia, se non migliaia, le meduse che negli ultimi giorni stanno riempiendo le rive intorno a Portoferraio, all'Isola d'Elba. Molte di loro finiscono per spiaggarsi e morire a riva, una scena già vista in tempi recenti anche in Sardegna. Dietro l'invasione di meduse nel Tirreno, però, si cela un grande allarme ambientale: se questi animali si spostano sempre più a Nord, anche in pieno inverno, è certo che le cause risiedano nel riscaldamento globale e nell'aumento della temperatura dei mari.

Terremoto in Emilia Romagna, la scossa più forte di Magnitudo 4.3: danni lievi e scuole chiuse



Lungo la costa di San Giovanni, a Portoferraio, negli ultimi giorni, tanti residenti e pescatori della zona hanno notato le tante meduse, della specie Pelagia noctiluca, che si illuminano al buio con la loro bioluminescenza e possono causare bruciature a contatto con la pelle dell'uomo. L'allarme ambientale sembra fin troppo evidente: le meduse, da queste parti, sono una presenza fissa solamente dalla primavera fino all'autunno, ma negli ultimi tempi compaiono anche in inverno.

Umberto Mazzantini, rappresentante di Legambiente, non ha dubbi: «La presenza di Medusa anche nel Tirreno e in inverno è chiaramente colpa della tropicalizzazione dei mari. Il 2018 è stato il quarto anno più caldo registrato sulla Terra e il più caldo mai registrato dall’uomo in Italia e il terzo in Toscana, con una temperatura media sulla superficie che nel mondo ha superato di oltre 1 grado centigrado la media del XX secolo, in Italia ci sono stati addirittura 1,53° C in più e in alcune regioni e aree marine i record storici di caldo in alcuni periodi sono stati battuti di diversi gradi».
Concorda, ma solo in parte, con Mazzantini, il biologo Roberto Bedini: «Sicuramente le le temperature più alte del mare creano le condizioni per una più frequente riproduzione delle meduse, ma la loro concentrazione all'Elba non è segno di un allarme ambientale. Si muovono spinte dalle correnti, ci andrei cauto a dire che si tratti di un cambiamento marino». Lo riporta La Stampa.

Legambiente, comunque, continua a lanciare l'allarme ambientale. «Se siamo invasi dalle meduse in inverno è anche perché ci sono meno pesci che si cibano di zooplancton, scarseggiano i predatori, si vedono pesci tropicali che ormai tropicali non sono più. E a farne le spese sono soprattutto le tartarughe marine e i cetacei» - spiega l'associazione di tutela ambientale - «Le tartarughe nidificano sempre più a Nord e ormai sono una presenza fissa all'Elba, ma le conseguenze del riscaldamento globale non sono positive. Anche il turismo, alla lunga, potrebbe pagare: se andremo avanti così le coste toscane saranno presto calde come la Libia e i turisti per fare la vacanze al mare, magari, se ne andranno in Inghilterra».
© RIPRODUZIONE RISERVATA