Influenza: superato il milione di casi. Pregliasco: «Picco anticipato»

I bambini al di sotto dei 5 anni hanno tassi di incidenza 4 volte più alti della media nazionale

Influenza boom in Italia
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Giovedì 25 Novembre 2021, 19:41 - Ultimo aggiornamento: 19:43

Superato in Italia il milione di casi di influenza (1.079.700 a partire dall'inizio della sorveglianza). Si conferma la maggiore diffusione dell'infezione tra i bambini al di sotto dei 5 anni. Dal 15 al 21 novembre i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all'intera popolazione italiana, sono stati 282.700 «con un livello di incidenza pari a 4,8 casi per mille assistiti». Colpiti maggiormente i bambini al di sotto dei 5 anni che hanno tassi di incidenza 4 volte più alti della media nazionale pari a 21,25 casi per mille. E' quanto emerge dal rapporto settimanale della rete di Sorveglianza InfluNet dell'Istituto Superiore di Sanità.

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«La popolazione degli assisti in sorveglianza è mediamente pari a 1.392.410 per settimana (con un intervallo tra 1.117.370 e 1.488.173) pari al 2,3% dell'intera popolazione italiana.

Quest'ultimo dato è influenzato dal numero di regioni che non hanno ancora attivato la sorveglianza» che sono Val d'Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Campania, Basilicata, Calabria, Sardegna. «Tra le Regioni che hanno attivato la sorveglianza, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia e Sicilia registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale».

«Assistiamo a una stagione influenzale partita in modo molto vivace, con una crescita veloce, come evidenzia la ripida curva in salita dei casi, più alta anche rispetto a due anni fa di questi tempi. Anche il picco dei contagi, che normalmente avviene tra gennaio e febbraio, quest'anno potrebbe essere anticipato». A spiegarlo all'Ansa è Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs Istituto Galeazzi Milano e professore associato di virologia all'Università degli Studi di Milano, commentando il nuovo bollettino sulla sorveglianza delle sindromi influenzali a cura dell'Istituto Superiore di Sanità. In questo periodo, precisa l'esperto, si tratta per lo più di virus parainfluenzali, mentre quelli influenzali veri e propri «li attendiamo soprattutto tra qualche settimana con l'irrigidirsi delle temperature»

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