Friuli, precipita dalla forcella sotto gli occhi degli amici: Andrea muore a 61 anni

Andrea Virzì, 61 anni, morto sulla Forcella Duranno
Andrea Virzì, 61 anni, morto sulla Forcella Duranno
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Sabato 1 Agosto 2020, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 16:27

Non ce l'ha fatta l'alpinista Andrea Virzì, 61enne di San Vendemiano nel trevigiano caduto ieri mattina, venerdì 31 luglio, sotto gli occhi dei suoi compagni, per duecento metri da Forcella Duranno, in Friuli. Soccorso in quota con l’elicottero è morto poche ore dopo in ospedale a Udine dove era stato trasportato in gravissime condizioni. 
L'uomo era rimasto gravemente ferito in un incidente in montagna accaduto attorno alle 16 a Cimolais (Pordenone), sulla Forcella Duranno, a quota 2.200 metri, nella zona da dove inizia l'ascesa al monte omonimo.

A lanciare l'allarme erano stati due amici che si trovavano con lui e che hanno osservato, impotenti, la drammatica caduta, che sembrava inarrestabile a causa della severa pendenza del tratto. Sul posto si era subito portata una squadra della stazione della Valcellina del Soccorso Alpino e Speleologico Fvg: da quanto si è appreso, l'escursionista, che stava compiendo un impegnativo passaggio in discesa, è scivolato ruzzolando sulle rocce per circa duecento metri. L'uomo, nella carambola verso il basso, ha anche perso il casco protettivo e ha riportato forti traumi su tutto il corpo e alla testa, restando per questo privo di conoscenza. 
Ricevuto l'Sos dalla Sala operativa regionale per l'emergenza sanitaria del 112 Fvg, sul posto è stato fatto avvicinare l'elisoccorso che ha calato l'equipe medica con il tecnico del Cnsas, con una verricellata di oltre 70 metri, per riuscire a mantenersi a distanza dalle rocce. Il ferito è stato stabilizzato sul posto dopo lunghe manovre di rianimazione. A quel punto è stato imbarcato e condotto all'ospedale Santa Maria della Misericordia a Udine dove è morto poco dopo.
I compagni di gita, pur sotto choc, non hanno voluto impegnare nuovamente il velivolo di soccorso e sono scesi a piedi verso Casera Mela, scortati dai tecnici del Soccorso Alpino Valcellina. Indagini dei Carabinieri della stazione di Cimolais: già escluse responsabilità di terzi. L'episodio è già stato catalogato come una fatalità.

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