Pietro investito e ucciso a 18 anni, tornava a piedi dalla disco. Il pirata ventenne: «Pensavo di aver preso il guard rail»

Pietro investito e ucciso a 18 anni, tornava a piedi dalla disco. Il pirata ventenne: «Pensavo di aver preso il guard rail»
Pietro investito e ucciso a 18 anni, tornava a piedi dalla disco. Il pirata ventenne: «Pensavo di aver preso il guard rail»
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Martedì 3 Settembre 2019, 13:05
Stava tornando a casa dalla discoteca, a piedi, quando è stato travolto e ucciso da un’auto: a perdere la vita un ragazzo di appena 18 anni, Petrisol Vasile Cioraba, detto Pietro, di origini romene. Ad investirlo un suo quasi coetaneo, un ventenne, che aveva passato la serata nella stessa discoteca: Pietro aveva rifiutato un passaggio in auto dagli amici, una decisione che gli è costata cara.

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Come scrive il Corriere della Sera, il giovane era al Magika Disco Club, a Bagnolo Cremasco: a un certo punto della serata però ha scelto di tornare a casa, incamminandosi a piedi. «Sono un po’ giù», avrebbe detto ai compagni prima di mettersi in viaggio per quei 4 km scarsi che lo separavano dalla sua abitazione: ma alle 3 del mattino un’auto lo ha investito, guidata da un ventenne che è poi scappato per poi costituirsi 36 ore dopo.

Il ventenne, denunciato a piede libero per omicidio stradale, si è giustificato dicendo «Pensavo di aver sbattuto solo contro il guard rail», davanti ai carabinieri e al sostituto procuratore Ilaria Prette. La mamma di Pietro, Magdalena, aveva lanciato un appello con la foto del figlio dopo che sabato notte non era tornato a casa: la comunità romena si era mobilitata per cercarlo, dato che in caso di denuncia ai carabinieri le ricerche scattano dopo 48 ore.



Alla fine è stato proprio il pirata a far trovare il corpo: secondo chi ha analizzato la sua auto, scrive il Corriere, è «impossibile che non si sia accorto» di aver investito il suo coetaneo, schiacciato con la fiancata contro il guard rail e scaraventato giù. Il suo corpo è finito poi nascosto nell’erba, quasi impossibile da ritrovare. Quando la mamma e la fidanzata di Vasile (stavano insieme da qualche giorno) sono arrivati sul posto, si sono sentite entrambe male. E i suoi amici accusano il Comune: «Questa strada va illuminata, devono mettere una pista ciclabile». Con qualche luce in più, magari, si poteva evitare una tragedia.
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