Marghera, esplosione alla ditta di prodotti chimici 3V Sigma. Colonna di fumo nero: allarme chimico. «State a casa e chiudete le finestre». Due feriti gravi

Alta colonna di fumo nero nel cielo: incendio a Marghera
Alta colonna di fumo nero nel cielo: incendio a Marghera
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Venerdì 15 Maggio 2020, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 15:08

Incendio a Marghera oggi, 15 maggio 2020. Un'alta colonna di fumo si è levata in cielo ed è stata ben visibile sia dalla terraferma che dalla laguna. Le fiamme si sono sviluppate alla 3V Sigma Spa, produttore di prodotti speciali chimici. Chiusa la viabilità nel raggio di un chilometro. Due operai sono rimasti feriti, uno in modo particolarmente in modo grave.Esplosione al petrolchimico: cosa è successoLo scoppio improvviso è stato attorno alle 10.15 e  sarebbe stato causato dall'esplosione  di  un serbatoio nella ditta di prodotti chimici, la 3V Sigma Spa, nell'impianto dell'acetone. Due operai rimasti ustionati: uno è ricoverato a Padova e uno a Verona. Sul posto sono intervenute 8 squadre a terra dei Vigili del fuoco e il nucleo nbcr (Nucleare Biologico Chimico Radiologico). Scattato il piano di emergenza esterno per la possibile dispersione nell’ambiente di sostanze chimiche.Allarme chimico L'amministrazione comunale ha invitato la gente a restare in casa e a tenere le finestre chiuse. I tecnici dovranno valutare se vi siano pericolo reali per la salute dei cittadini.
Il fumo si è spostato un po' ovunque nella provincia di Venezia e anche verso Padova e Treviso. Anche in queste due province l'invito a restare a casa, anche se la pioggia ha aiutato le operazioni dei vigili del fuoco di contenimento.

L'assessore Gianpaolo Bottacin: «Non escludiamo altre esplosioni»
«Quello di Marghera è un incendio molto complesso -ha detto l'assessore alla protezione civile Gianpaolo Bottacin durante il punto stampa sul coronavirus delle 12.30-  le operazioni dei vigili del fuoco sono ancora in corso, le squadre sono arrivate da Vicenza, Padova e Treviso, oltre che da Venezia. L'area è circoscritta, ma all'interno è difficile pensare a uno spegnimento rapido, non sono da escludere nuove esplosioni. Non sappiamo esattamente cosa sia bruciato, per cui il consiglio è quello di non aprire porte e finestre e non consumare prodotti dell'orto. C'è stata l'attivazione immediata di Arpav, sul posto dal primo minuto, l'area è disseminata di rilevatori, ma ci sono sostanze che richiedono tempi di reazione in laboratorio di qualche ora. Non appena i dati Arpav vengono resi noti vengono comunicati al sindaco affinché possa fare ordinanze e dare indicazioni ai cittadini».

 
 

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