Ilva, polvere nera sui banchi di scuola: i bambini puliscono, ma il preside smentisce

Ilva, polvere nera sui banchi di scuola: i bambini puliscono, ma il preside smentisce
Ilva, polvere nera sui banchi di scuola: i bambini puliscono, ma il preside smentisce
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Venerdì 19 Gennaio 2018, 20:11
La foto sul web diventa virale e il caso si monta. Due fazzoletti su un banco impregnati di polvere nera. L'immagine è accompagnata da una frase: «Gli alunni dopo due giorni di Wind day hanno ripulito i loro banchi e questo è il risultato». Il chiaro riferimento è alle giornate di forte vento proveniente da nord-ovest che trascina sul quartiere Tamburi di Taranto le polveri dei parchi minerali dell'Ilva.

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Per questo, in occasione dei Wind day, le scuole del quartiere a ridosso del Siderurgico restano chiuse per ordinanza sindacale. Proprio oggi sono riprese le lezioni dopo due giorni di 'vacanze forzate' e al rientro a scuola sarebbero stati trovati sui banchi di una classe residui di polvere minerale. La foto in questione potrebbe essere stata scattata da una insegnante. La dirigente scolastica dell'istituto comprensivo Vico-De Carolis (da cui dipende anche il plesso Deledda), Elisabetta Scalera, smentisce: «Non esiste che i bambini puliscano i banchi. Non si dica questo, è falso. Non sono sicura nemmeno che quella foto sia stata scattata in una delle nostre aule scolastiche».

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Ma nel quartiere Tamburi ci sono anche i plessi di un altro istituto comprensivo. Sull'argomento è intervenuto Massimo D'Alema, esponente di Liberi e Uguali che oggi ha partecipato ad un incontro elettorale a Bari, secondo il quale quanto accaduto «è uno scandalo». Gli ha replicato la viceministra allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova: «D'Alema non sa di che parla. Un sito fortemente inquinato e che ha prodotto emergenza su emergenza nel corso degli anni, oggi può finalmente vedere la ripartenza con la priorità del risanamento ambientale».
 


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Le raffiche di vento dei giorni scorsi hanno strappato in più punti la barriera antipolvere dello stabilimento siderurgico, al confine tra i parchi minerali e la strada provinciale. La recinzione è alta 21 metri e lunga quasi 2mila metri. L'obiettivo di questa barriera è di contenere la diffusione di polveri pesanti dalla zona dei parchi minerali verso l'esterno

. Ma chiaramente i risultati non sono soddisfacenti. Il fenomeno danneggia anche il settore del commercio. «Siamo colpiti due volte» commenta il presidente della delegazione Confcommercio del rione Tamburi, Vito Allegretti. «Ormai ne abbiamo la riprova, ogni volta - aggiunge - che c'è l'allerta Wind day, le attività commerciali dei generi primari subiscono un calo del 20-30%, le altre si fermano».

La Fiom Cgil intanto ha sollecitato la Regione Puglia e gli enti competenti Arpa Puglia, Asl, Comune e Provincia di Taranto, a «istituire un tavolo di confronto per verificare l'efficacia delle misure previste durante le giornate di Wind days e la possibilità di adottare misure alternative che abbiano un minor impatto sulla città». E Peacelink, in una lettera aperta al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, ha lanciato una provocazione: «Se l'aria di Taranto è salubre togliete lo scudo penale all'Ilva».
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