Ilenia Fabbri, il mandante: «Non dovevo spaventarla, gli accordi erano di sfigurarla, ucciderla e metterla in un trolley»

Ilenia Fabbri, il mandante: «Non dovevo spaventarla, gli accordi erano di sfigurarla, ucciderla e metterla in un trolley»
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Giovedì 25 Marzo 2021, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 13:19

Non doveva metterle paura, ma da subito il progetto iniziale era quello di ucciderla. Queste sono le parole di Pierluigi Barbieri, il pluripregiudicato cinquantatreenne arrestato per aver ucciso a Faenza lo scorso 6 febbraio Ilenia Fabbri, l’ex moglie del meccanico Claudio Nanni. Il mandante dell'omicidio spiega che il progetto iniziale era quello di un delitto perfetto con tanto di sparizione del cadavere.

 

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Il giallo del movente

«Il progetto iniziale era quello di ucciderla, metterla dentro un trolley, pulire casa, portare il corpo di Ilenia con il trolley in un posto... Nanni aveva scavato la buca per seppellirla... Aveva comprato dell’acido che io avrei dovuto buttare sul corpo di Ilenia affinché non potesse essere riconosciuta in caso di rinvenimento. Tutto era stato organizzato da Nanni. Mi disse che dopo averla seppellita dovevo allontanarmi con il trolley e le bottiglie di acido». Così riporta il Corriere della sera le parole di Barbieri. L'uomo ricorda di essere stato contattato da Nanni nel 2020, poco dopo essere uscito dal carcere per aver spaccato le ossa a una persona sempre per mano di un altro uomo, nell'ambito di un'estorsione.

Barbieri spiega di essersi molto arrabbiato con Nanni. Quando è andato a casa, dopo che lui gli aveva dato le chiavi dicendo che dentro c'era solo Ilenia visto che la figlia lavorava a Imola, ha notato una disposizione diversa da quello che credeva e una porta chiuda che non riuscendo ad aprirla lo ha costretto a tornarsene indietro. «Quando Nanni si accorse che non avevo ucciso la moglie iniziammo a discutere della descrizione della casa. Ci siamo rivisti dalle mie parti e gli ho consegnato sia il trolley sia le bottiglie di acido. Acido molto particolare, molto forte. Ci siamo accordati che ci saremmo risentiti». Dopo il fallimento del piano Nanni ha nascosto trolley e acido e si sono accordati per un altro delitto, ad ottobre.

Secondo il racconto di Barbieri sarebbe poi andato fallito anche il secondo tentativo. Nanni aveva specificato che Ilenia non doveva uscire viva dalla casa. Il marito avrebbe dovuto portargli le chiavi, ma ha tardato, così lui, molto nervoso per quanto stava per fare, si è allontanato. Sebbene Barbieri abbia molti precedenti per percosse, nei suoi mandati non aveva mai ucciso nessuno, fino a quando il 6 febbraio non ha messo a punto il delitto di Ilenia: «L’idea in questa occasione era quella di ucciderla e fingere un furto... Io dovevo aprire cassetti e buttare la roba in giro. Nanni mi disse solo che la moglie doveva morire e basta. Non mi spiegò come», racconta chiarendo però che in casa ha trovato la donna con una sua amica.

La donna si è chiusa in una stanza e in quell'occasione Barbieri ha approfittato per mettere a punto l'omicidio: «Utilizzando un coltello l’ho uccisa. Ho lasciato il coltello all’interno del lavello. Sono scappato di fretta e non ho avuto il tempo di simulare il furto perché nel frattempo sentivo dei rumori che mi avevano allarmato». Poi il mandante chiarisce un altro dettaglio del delitto, quello economico, chiarendo che Nanni non gli ha dato alcun anticipo: «Gli accordi erano di 20 mila euro e una macchina».

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