Il generale Figliuolo a Torino: «No Vax? Siamo in un Paese libero». Contestazione fuori dall'hub

Il generale Figliuolo a Torino: «No Vax? Siamo in un Paese libero». Contestazione fuori dall'hub Lavazza
Il generale Figliuolo a Torino: «No Vax? Siamo in un Paese libero». Contestazione fuori dall'hub Lavazza
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Lunedì 26 Luglio 2021, 13:33

Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l'Emergenza Covid-19, si è recato stamattina alla Nuvola Lavazza di Torino, prima tappa della visita di oggi in Piemonte. L'hub vaccinale, aperto da Lavazza il 7 maggio, ha finora somministrato 96 mila vaccini e omaggiato 30.491 caffè. Attualmente sono in corso le vaccinazioni della fascia 12-15 anni: una ventina di No vax hanno manifestato fuori dall'hub, con cartelli con le scritte «giù le mani dai bambini» e «i bambini non sono cavie». Di fronte ai manifestanti, dall'altra parte della strada all'ingresso dell'hub, una lunga fila di persone pronte a farsi vaccinare.

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I manifestanti hanno tentato di avvicinarsi al commissario per l'emergenza Covid, senza riuscirci per la presenza di un cordone di agenti di polizia. Una manifestante ha dato lettura, utilizzando un megafono, ad alcuni articoli della Costituzione, subito dopo è stato scandito lo slogan «Norimberga, Norimberga», già sentito nei giorni scorsi in occasione della manifestazioni contro il Green Pass. «Ho visto che ci sono tanti giovani, c'è anche qualcuno contrario, è giusto così: è un paese libero», ha detto Figliuolo commentando la protesta dei No Vax contrari alla somministrazione dei vaccini ai bambini, che da oggi in Piemonte può essere effettuata senza prenotazione. 

«Sulle vaccinazioni c'è diritto di critica, ma noi andiamo avanti con le evidenze scientifiche», ha detto Figliuolo. «Basta ricordare - ha detto Figliuolo - che la poliomielite è stata debellata grazie alle vaccinazioni.

Ognuno faccia le scelte che crede, ma vanno messe in evidenza le affermazioni scientifiche. Vaccinandoci - ha rimarcato - salviamo la nostra vita e quella di chi ci sta vicino». «Bisogna informarsi dal punto di vista scientifico. Io rispondo che oggi abbiamo fatto oltre 65 milioni e 300 mila inoculazioni, questo vuole dire che i cittadini italiani sanno bene quello che devono fare. Poi il dissenso è libero ed è giusto che ci sia».

«Il piano - ha sottolineato Figliuolo - è strutturato per terminare entro fine settembre con l'80% dei cittadini vaccinati». «Il Piemonte come tutte le altre Regioni - ha aggiunto - verrà approvvigionato, le nostre previsioni sono che ad agosto ci saranno vaccini per continuare. Certo non si può pensare che se oggi 100 mila si prenotano tutti insieme... è ovvio che ci sarà una gradualità». «Il nostro obiettivo è arrivare all'80% di vaccinati per settembre, oggi siamo al 56%, e lo ritengo un buon risultato. Ora dobbiamo continuare senza mollare la presa». «Sugli over 80 - ha detto Figliuolo - siamo al 91% di vaccinati, questo vuole dire avere messo in sicurezza le nostre radici, anche per le giovani vite che arriveranno. Siamo un pò sotto sugli over 60, con una situazione un pò a macchia di leopardo, e mi aspetto una ulteriore spinta sulla fascia 50-59».

Scuola, obiettivo tutti in presenza

«L'obiettivo finale della campagna vaccinale sul fronte della scuola è portare in presenza tutti: non possiamo permetterci un altro anno come quello che abbiamo passato», ha detto Figliuolo oggi a Torino, dove la Regione Piemonte gli ha illustrato il proprio piano Scuola Sicura. «In Piemonte in teoria - ha detto Figliuolo - mancherebbero all'appello della vaccinazione 23 mila persone. Dobbiamo capire perché queste persone, docenti e non docenti, non aderiscono: questo ci darà informazioni importanti per la azioni da intraprendere».

«Sono riflessioni che devono essere prese a livello di cabina di regia e di Consiglio dei Ministri. In questo momento non sono in grado di dirlo, aspettiamo come vanno i dati», ha risposto ai cronisti che gli chiedevano di esprimersi sull'eventualità di introdurre l'obbligo vaccinale per gli insegnanti. «Credo che a brevissimo sarà autorizzato dall'Aifa anche il vaccino di Moderna per i giovanissimi, e questo ci darà ulteriore flessibilità per poter effettuare con speditezza le vaccinazioni. Dobbiamo arrivare ad avere un buon numero di vaccinati entro la prima decade di settembre: l'obiettivo sarebbe di arrivare intorno al 60%». 

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