Chiama l'idraulico per riparare la caldaia, spariti tutti i gioielli: è stato l'apprendista

foto di repertorio
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di F.F.
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Sabato 28 Novembre 2020, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 12:47

Mentre il collega anziano lavorava tranquillo e ignaro al collaudo della caldaia, l'apprendista idraulico in giro per l'abitazione di una famiglia di un vittoriese 44enne, in via Grazia Deledda a Vittorio Veneto (Treviso), derubava il cliente degli ori di famiglia. Tuttavia il tentativo di piazzare i gioielli al Compro Oro di San Donà ha permesso ai carabinieri di identificarlo e denunciarlo: nei guai per furto in abitazione T.O., 27enne di origine tedesca ma residente nel veneziano. I fatti sono riconducibili allo scorso 5 ottobre, quando il giovane assunto da poco e ancora in prova da una ditta termoidraulica del sandonatese, si sarebbe impossessato di anelli e orecchini per un valore di almeno un migliaio di euro, mentre eseguiva dei lavori con un collega nella casa del cliente che aveva chiamato per la periodica manutenzione in assistenza dell'impianto di riscaldamento. In realtà, mentre effettuava quello che sarebbe stato un controllo di routine il 27enne ha lasciato il collega, dipendente da anni della ditta e risultato poi innocente, e ha iniziato a girovagare nell'abitazione.

I SOSPETTI E proprio nel bagno lo ha sorpreso il proprietario: alla legittima richiesta di cosa facesse in quel posto ha risposto con noncuranza che doveva verificare che l'acqua calda funzionasse, tornando poi sul posto di lavoro.

Quando i due se ne sono andati, preso da qualche dubbio, ha controllato meglio e ha scoperto che dalla camera mancava il cofanetto degli ori, contenente anelli e orecchini della moglie. Si è rivolto allora subito ai carabinieri della stazione di Vittorio Veneto che hanno avviato le indagini e in capo a tre settimane sono riusciti a identificare il responsabile.

Appurate le generalità dei due operai, infatti i carabinieri hanno effettuato dei controlli nei vari Compro Oro del veneziano, e proprio T.O. è stato riconosciuto dal titolare di un negozio di San Donà dove era andato a cambiare i gioielli, dichiarando che erano di sua proprietà e lasciando il proprio documento dopo aver incassato 530 euro. Una mossa che però che l'ha tradito, e infatti i carabinieri che in questi casi tengono sotto controllo proprio le operazioni di quei negozi hanno risolto il caso. «L'appello che facciamo come forze dell'ordine afferma il maggiore Giuseppe Agresti comandante della Compagnia di via Boni è che quando si richiedono interventi di ditte specializzate si deve prestare massima attenzione e non lasciare incustodita l'abitazione in presenza comunque di estranei». 

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