Seconda dose di vaccino anti-Covid in vacanza, nei luoghi di villeggiatura: si può fare? «In teoria assolutamente sì», è convinto Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell'Agenzia europea del farmaco Ema, oggi consulente del commissario per l'emergenza coronavirus e direttore scientifico del provider di educazione continua in medicina Sanità In-Formazione, gruppo Consulcesi. «Tutto si può fare - risponde ad 'Agorà' su Rai3 - ma bisogna smettere di parlare, sedersi e farlo». «Il problema non banale è la logistica», analizza l'esperto, microbiologo dell'universtà Tor Vergata di Roma.
Dal punto di vista matematico, osserva, «bisogna tener conto che con 21 Regioni le combinazioni possibili arrivano a 400, quindi anche per un povero viaggiatore deve essere chiaro cosa si può fare e dove». Secondo Rasi, comunque, «la teoria dice che» il richiamo in vacanza «è possibile», anche perché «probabilmente a giugno le dosi per farlo ci saranno».
«Vaccino 12-15enni, sicuro ok dell'Ema»
Il vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech per la fascia d'età 12-15 anni «è già stato approvato dalla Fda in America e sarà approvato sicuramente all'Ema», il cui via libera è atteso per il 28 maggio, ha aggiunto Rasi. Allargare la vaccinazione ai giovanissimi «è fondamentale - sottolinea il microbiologo dell'università Tor Vergata di Roma, consulente del commissario per l'emergenza coronavirus e direttore scientifico del provider di educazione continua in medicina Sanità In-Formazione, gruppo Consulcesi - perché fa parte del secondo pilastro della gestione della pandemia» di Covid-19 «e cioè stroncare i punti di possibile diffusione» maggiore dell'infezione da Sars-CoV-2, che significa agire su «quelli che girano molto, che hanno la massima mobilità». E quella «dai 12 ai 30 anni è la popolazione che ha il massimo della mobilità. Iniziare a vaccinare loro diventa importante anche per settembre».
A luglio addio alle mascherine
«Al 50% di vaccinati» contro Covid-19 in Italia «ci arriviamo a fine giugno. Quindi, considerando che dopo 20 giorni si stima che una persona è completamente immunizzata, per fine luglio veramente all'aperto» delle mascherine «se ne potrà fare a meno». Invece «al chiuso, in situazioni particolari, forse sarà meglio continuare a tenerle», ha detto Rasi.
«C'è uno studio norvegese» sull'azione del cloro contro Sars-CoV-2, «che segue ad altre osservazioni già fatte», in cui «sembra proprio che il virus non resista più di 20-30 secondi sopra il pelo dell'acqua mentre si nuota» in piscina. «Sembra veramente confermato», ha poi spiegato riguardo il virus nelle piscine.