Al Bano: «A casa mia una famiglia ucraina. Putin? Ha fatto un grande errore»

Il cantante accoglie a Cellino San Marco, nel Brindisino, una mamma con la sua bimba e un 18enne fuggiti dalla guerra

Al Bano, 78 anni
Al Bano, 78 anni
di Marco Castoro
2 Minuti di Lettura
Venerdì 18 Marzo 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 15:25

In Russia il cantante italiano più apprezzato è sicuramente Al Bano. La sua “Felicità” che canta con Romina è un inno per i suoi sostenitori di Mosca e dintorni. Indimenticabile la reunion con la Power nel 2013. Lo stesso Albano Carrisi - anche in questi giorni tragici - ha sempre ricambiato l’affetto con il popolo russo seppure con un distinguo: «Il presidente Putin ha commesso uno dei suoi più grandi errori. Non mi aspettavo per niente un atteggiamento e un’azione del genere da parte sua. Non so cosa scatti all’improvviso nella testa di certi uomini. Io l’ho conosciuto, ho cantato per lui, ma non sono un suo amico come hanno detto. È una lotta tra giganti quella a cui stiamo assistendo: tra Nato, America e Russia. È come ritornare a 70 anni fa». L’artista ha cancellato gli impegni già fissati a ottobre a Mosca e San Pietroburgo.

Al Bano, ha aperto le porte ai profughi ucraini, bel gesto complimenti.

«Li ho appena conosciuti. Sono arrivati a Cellino San Marco, sono una cinquantina distribuiti in tutta la provincia di Brindisi».

E lei quanti ne ospiterà?

«Tre.

Sono una madre, la figlia e un altro ragazzo. Li ho potuti abbracciare solo a tarda sera per via dei controlli numerosi, le pratiche e i tamponi. Li ospiterò a casa mia. Ma non mi va di enfatizzare il gesto, farei a meno di dirle certe cose, vorrei restasse privato perché non mi piace farmi pubblicità».

Perché questa scelta?

«Quello che ho fatto l’ho fatto perché ho sentito il dovere di farlo. Come si fa a girarsi dall’altra parte quando l’umanità ti chiama? Sono sempre stato chiamato a cantare, adesso sono chiamato a fare queste opere di umanità, niente di straordinario. Del resto Libertà è una delle mie canzoni più belle».

In futuro pensa di fare altri gesti?

«Siamo sempre pronti, soprattutto pensando al futuro, a migliorare il proprio status mentale».

Le sanzioni convinceranno Putin a mollare la presa?

«Credo che le sanzioni rischiamo di pagarle più noi che loro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA