Il summit G7: «Lo zar non deve vincere, sta anche portando il mondo alla fame»

Il summit G7: «Lo zar non deve vincere, sta anche portando il mondo alla fame»
Il summit G7: «Lo zar non deve vincere, sta anche portando il mondo alla fame»
di Giammarco Oberto
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Lunedì 9 Maggio 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:55

«Le azioni di Putin coprono di vergogna la Russia e gli storici sacrifici del suo popolo». I sette grandi del mondo - Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Giappone - hanno scelto una data quanto mai simbolica, l’8 maggio, anniversario della vittoria sul nazifascismo - per dare un messaggio di compattezza totale contro l’aggressione russa in Ucraina: «Restiamo uniti nella nostra decisione che il presidente Putin non deve vincere questa guerra - è la dichiarazione finale della video call tra i leader del G7 - lo dobbiamo alla memoria di quelli che hanno combattuto per la libertà nella seconda guerra mondiale, continuare a combattere per essa oggi, per il popolo dell’Ucraina, dell’Europa e della comunità globale». Al summit virtuale è intervenuto anche Zelensky: «Il nostro obiettivo è garantire il pieno ritiro delle forze russe dall’intero territorio dell’Ucraina e garantire la sua capacità di proteggersi in futuro» ha affermato.

Sono cinque le misure annunciate dal G7 contro Mosca: c’è anche la progressiva emancipazione dall’energia russa, a partire dal bando dell’import del petrolio in modo «in modo tempestivo e ordinato», per dare al mondo il tempo per garantirsi forniture alternative. Ma sul tema energia l’Ue fatica a trovare un accordo: è infatti slittato ancora il via libera dei rappresentanti permanenti dei 27 dell’Ue al sesto pacchetto di sanzioni, che comprende l’embargo graduale al petrolio russo.

Tra le altre azioni indicate dal G7, il divieto di «fornire servizi chiave da cui dipende la Russia», misure contro il settore bancario, «lotta alla propaganda di regime» del Cremlino, sanzioni contro le élite finanziarie russe e i loro familiari.

I leader hanno promesso anche che «non risparmieremo alcuno sforzo perché Putin, gli architetti e i complici di questa aggressione, compreso il regime di Lukashenko, rispondano delle loro azioni in base alla legge internazionale». Il G7 ha infine denunciato che la guerra «sta mettendo la sicurezza alimentare globale sotto forte stress» e ha chiesto a Mosca di «porre fine al suo blocco e a tutte le altre attività che impediscono la produzione e l’esportazione di cibo dell’Ucraina». A coordinare i lavori Olaf Scholz, che ha la presidenza di turno del G7. Ieri sera nel suo discorso alla nazione il cancelliere tedesco si è detto «profondamente convinto che Putin non vincerà e che l’Ucraina resisterà». Ma ha anche assicurato: «Non prenderemo alcuna decisione che porti la Nato in guerra».

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