Green pass, ogni giorno su Frecce Rosse e Italo 70 passeggeri viaggiano senza. Le scuse incredibili

Controlli rigidi e sanzioni da 400 a mille euro, i trasgressori consegnati alla Polfer

Green pass, ogni giorno su Frecce Rosse e Italo 70 passeggeri viaggiano senza. Le scuse incredibili
di Domenico Zurlo
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Lunedì 20 Settembre 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 19:26


A tre settimane dall'entrata in vigore dell'obbligo per i treni a lunga percorrenza, il Green pass va a passo spedito: sui convogli Trenitalia e Italo la quasi totalità dei passeggeri è in regola, tranne rare eccezioni. I numeri sono eloquenti: dai dati comunicati dal ministro Enrico Giovannini i passeggeri sanzionati sono appena lo 0,2% del totale, circa 70 al giorno. «Le violazioni sono poche decine al giorno - ha detto il ministro - meno di cento».


I CONTROLLI


Lo strumento funziona anche per via dell'efficacia dei controlli: secondo le linee guida del governo infatti è previsto che il controllo del Green pass avvenga contestualmente al controllo del biglietto. Qualora un passeggero non sia sprovvisto del pass, viene prima spostato in un'area dedicata del treno e isolato dagli altri, poi viene fatto scendere alla prima fermata disponibile e vengono allertate le forze dell'ordine. Le sanzioni sono salatissime: si va dai 400 ai 1000 euro di multa.


I FURBETTI

Il meccanismo è ben oliato e difficile da aggirare: viaggiare senza biglietto su questo tipo di treni è nella pratica tutt'altro che semplice.

Nello 0,2% non in regola, i pretesti sono vari: c'è chi prova a viaggiare con il Green pass di un'altra persona, chi ha un pass non valido (spesso perché scaricato illegalmente dal web), ma anche chi non sa scaricarlo, specie tra i più anziani. Per i furbetti, il capotreno ha vita facile: con una app verifica la valitidà del Qr code, e nello stesso tempo può chiedere il documento del passeggero per accertarne l'identità.


LE SCUSE

La vita del personale ferroviario non è però semplice: «Gran parte delle persone viaggia in regola, ormai tutti sanno che il Green pass è obbligatorio e i furbetti sono pochi», racconta a Leggo Anna, capotreno sugli Alta Velocità. «Noi cerchiamo di essere sempre gentili e disponibili, non vogliamo fare la Gestapo, ma tra i viaggiatori c'è molta aggressività: qualcuno insulta, altri se la prendono con il governo, altri si improvvisano giuristi e snocciolano leggi e articoli per giustificarsi. Ma c'è anche chi litiga con il vicino di posto, asserendo che il suo Green pass sia falso: ogni giorno ci capita davvero di tutto».

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