Green pass, la certificazione verde contro il Covid sarà obbligatoria anche per i deputati che dovranno entrare alla Camera. Non sarà invece obbligatoria per andare a messa, anche se la Chiesa ha raccomandato ai fedeli di vaccinarsi.
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Green pass obbligatorio alla Camera
Il green pass sarà obbligatorio anche per accedere alla Camera dei Deputati.
Green pass non obbligatorio per andare a messa
Il green pass non sarà invece obbligatorio per andare in chiesa e partecipare alla messa o alle processioni. La Chiesa, però, ha invitato tutti i fedeli a vaccinarsi. La Cei, ad esempio, ha chiesto ai vescovi di sollecitare i fedeli alla vaccinazione e la Diocesi di Milano ha chiesto ai sacerdoti di adeguarsi ai dettami del green pass: una dose di vaccino da almeno 14 giorni, una guarigione avvenuta negli ultimi sei mesi o un tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Nessun obbligo di vaccino, dunque, ma una persuasione morale sulla linea indicata da Papa Francesco, per cui vaccinarsi è un atto d'amore per se stessi e per gli altri.
Le attività di culto non sono mai rientrate nell'obbligo di green pass; come anche sono state libere dalla certificazione verde tutte le attività di oratorio con i ragazzi e i centri estivi organizzati dalle parrocchie. Il green pass dallo scorso 6 agosto è richiesto però, anche nelle parrocchie, per i servizi di ristorazione svolti al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; musei e mostre; convegni.
È da vedere invece che cosa sarà previsto, quando la certificazione sarà chiesta in tutti i luoghi di lavoro, per quelle attività diocesane che si configurano come un impiego vero e proprio.
Diverso è il discorso per il Vaticano che sulle regole anti-Covid decide per sé. Premesso che il piccolo Stato del Papa è stato tra i primi al mondo a vaccinare i suoi residenti e le persone che vi lavorano (e che ha donato vaccini anche ai Paesi più poveri), di fatto il green pass ad oggi è richiesto solo nella mensa aziendale interna alle mura vaticane. Il certificato non è richiesto né per le celebrazioni e neanche per le udienze papali che vedono la partecipazione nell'Aula Paolo VI di alcune migliaia di persone.