Da oggi su treni e aerei solo con il green pass. Minaccia no vax: «Bloccheremo tutto», Viminale in allerta

Da oggi su treni e aerei solo con il green pass. Minaccia no vax: «Bloccheremo tutto», Viminale in allerta
di Alessandra Severini
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Mercoledì 1 Settembre 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 12:41

In un clima di crescente tensione entra oggi in vigore l’obbligo di esibire il green pass per i viaggi a lunga percorrenza. Fatta eccezione per il trasporto pubblico locale, sui cui continua ad essere sufficiente la mascherina, la certificazione servirà per viaggiare su qualsiasi mezzo di trasporto. Oltre alla vaccinazione il green pass si può ottenere con un tampone effettuato 48 ore prima della partenza. Ma la giornata si annuncia carica di tensione. I movimenti no vax hanno organizzato nuove proteste e, dopo le minacce e le aggressioni dei giorni scorsi, si teme il ripetersi di atti di violenza. Il Viminale è in allerta.

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TRENI. La certificazione sarà necessaria fino al 31 dicembre per salire su tutti i treni ad alta velocità (Trenitalia e Italo), Intercity, Intercity Notte.

Il controllo sarà effettuato a bordo treno, contestualmente al controllo del biglietto. Non serve invece per i treni regionali. Sono esclusi dall’obbligo di certificazione solo i minori di 12 anni e i soggetti esenti sulla base di certificazione medica.

NAVI. Serve il green pass per il trasporto interregionale su nave ma non per i collegamenti marittimi nello stretto di Messina.

AEREI. Da oggi certificazione indispensabile anche per gli aerei che effettuano una tratta nazionale (per andare all’estero era già necessario). Autobus. Per il trasporto pubblico locale (bus, metro ma anche treni regionali) non sarà necessario esibire la certificazione verde che invece servirà per salire sugli autobus che collegano due regioni e che effettuano tratte turistiche più lunghe.

MINACCE NO VAX. I movimenti No vax hanno annunciato sui social proteste e si sono dati appuntamento per manifestare oggi in oltre 50 stazioni ferroviarie, tra cui quelle di Milano, Roma, Torino e Genova. Nelle chat si parla anche di fermare il traffico dei treni: «Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno!». Sul web proliferano poi gli attacchi e le manifestazioni d’odio contro esponenti di Governo, politici, medici e giornalisti. Ieri nel mirino dei No vax è finito il ministro Di Maio, minacciato in alcune chat Telegram: «Un altro infame da giustiziare», «è necessario il piombo», «devi crepare», «ti vedremo presto con il cappio al collo». Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese promette la linea dura: «Non verranno tollerati minacce e inviti a commettere reati utilizzando il web e non saranno ammesse illegalità in occasione delle iniziative di protesta nei pressi delle stazioni ferroviarie». L’allerta del Viminale è massima, presidi delle forze dell’ordine sono stati previsti per la vigilanza di stazioni, aeroporti e porti. Contrari alla protesta anche i sindacati dei trasporti Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, che temono per l’incolumità dei lavoratori e degli utenti.

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