Green pass, controlli e sanzioni dei carabinieri del Nas in tutta Italia: 19 a gestori di locali

Green pass, controlli e sanzioni dei carabinieri del Nas in tutta Italia
Green pass, controlli e sanzioni dei carabinieri del Nas in tutta Italia
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Venerdì 20 Agosto 2021, 12:58 - Ultimo aggiornamento: 21 Agosto, 14:51

Green pass, controlli e sanzioni dei carabinieri del Nas in tutta Italia. Ad oggi sono 37, di cui 19 contestate ai gestori di diversi locali (ristoranti, bar, alimentari, palestre, sale scommesse e sale giochi) che non hanno accertato il possesso della certificazione verde ai loro avventori e 17 contestate ai clienti.

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Gran parte delle sanzioni rilevate sono riconducibili a strutture di somministrazione di alimenti e bevande, quali ristoranti, pizzerie e bar.

La restante parte è stata invece individuata in palestre (24%) e presso sale gioco e scommesse (11%): in ispezioni distinte condotte in tre palestre di Viareggio (LU), Camaiore (LU) e Cervignano del Friuli (UD), i NAS di Livorno e Udine hanno sanzionato i 3 titolari delle attività e 6 frequentatori risultati sprovvisti di certificazione verde, individuati mentre svolgevano attività fisica all’interno delle struttura. Tra le situazioni particolari, il NAS di Cremona ha contestato 4 sanzioni a seguito di mancate verifiche sugli accessi in assenza di green pass presso una paninoteca di una nota catena internazionale di fast-food di Castelpusterlengo (MN) e presso un esercizio di ristorazione di una nota azienda italiana di ristoranti tex-mex, ubicato nel capoluogo.

Complessivamente sono state irrogate sanzioni amministrative per 14.800 euro. Oltre alla verifica della certificazione verde COVID, i controlli dei NAS hanno riguardato, nello stesso frangente, anche la corretta applicazione delle restanti misure di contenimento alla diffusione pandemica, contestando 102 violazioni nei confronti di bar, ristoranti, centri ricreativi e turistici per mancato uso delle mascherine, assenza di informazioni agli utenti, mancanza della distanza interpersonale e svolgimento di attività non consentite. Tra queste si segnala l’intervento del NAS presso una discoteca in provincia di Cremona, nella quale si stavano svolgendo irregolarmente attività danzanti, peraltro senza rispettare la distanza interpersonale tra gli avventori. A conclusione dell’ispezione, è stato sanzionato il gestore e disposta l’immediata sospensione dell’attività di ballo.

Trapani, non solo niente green pass: anche lavoratori in nero

I Carabinieri della Stazione di Erice e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani, nell’ambito delle attività volte alla verifica del rispetto delle misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno ispezionato alcune attività di ristorazione nel borgo turistico di Erice Vetta, rilevando diverse irregolarità. In particolare, i Carabinieri hanno sottoposto a controllo diversi ristoranti della zona per verificare anche il possesso del green pass da parte degli avventori. Molti cittadini erano in regola e rispettosi della normativa, tuttavia i Carabinieri hanno anche accertato la presenza di clienti privi del previsto certificato verde. Sono scattate così le sanzioni a carico degli stessi e dei titolari dei ristoranti per omesso controllo.

Durante l’attività sono state rilevate anche violazioni in materia di lavoro: in 3 ristoranti della zona erano intenti a servire ai tavoli 5 lavoratori in nero, 4 italiani e uno straniero. Successivi accertamenti hanno consentito di appurare che uno di questi era sicuramente concorde con il datore di lavoro per la sua posizione lavorativa irregolare: percepiva già da tempo il reddito di cittadinanza. L’assenza della preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro alla competente INPS per i lavoratori in nero ha determinato l’adozione del provvedimento di sospensione delle 3 attività imprenditoriali, che sarà in vigore fino a quando queste non regolarizzeranno le posizioni d’impiego dei rispettivi dipendenti e pagheranno le sanzioni comminate. Complessivamente, nel corso dell’attività, sono state irrogate multe per circa 28 mila euro.

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