Arrestato Graziano Mesina, era latitante da luglio 2020. «Quando ha visto i carabinieri ha alzato gli occhi al cielo»

Catturato Graziano Mesina, la ex 'primula rossa' del banditismo sardo era latitante da luglio 2020
Catturato Graziano Mesina, la ex 'primula rossa' del banditismo sardo era latitante da luglio 2020
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Sabato 18 Dicembre 2021, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 16:24

Graziano Mesina, l'ex primula rossa del banditismo sardo, è stato rintracciato e arrestato questa notte dai carabinieri del Ros, a un anno e mezzo dall'inizio della sua latitanza. Nel corso della notte i militari, con il supporto in fase esecutiva del Gis, del comando provinciale carabinieri di Nuoro e dello squadrone eliportato cacciatori di Sardegna, hanno tratto in arresto Mesina, destinatario di un provvedimento di esecuzione pena a 24 anni di reclusione, emesso dalla procura generale presso la corte di Appello di Cagliari.

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Latitante da 17 mesi

È durata 17 mesi la latitanza di Graziano «Grazianeddu» Mesina, che aveva fatto perdere le sue tracce il 2 luglio del 2020 giorno in cui era arrivata la condanna definitiva per traffico internazionale di droga.

Mesina, che dei suoi 79 anni circa 40 li ha trascorsi dietro le sbarre, aveva ottenuto la grazia nel 2004 facendo così rientro nella sua casa di Orgosolo, nel cuore della Barbagia.

Nel 2013 era arrivato però un nuovo arresto: stavolta l'accusa era quella di aver messo in piedi un sodalizio dedito al traffico internazionale di droga: condannato a 30 anni di carcere in primo grado, la pena era stata confermata in Appello nel 2018 e a luglio dello scorso anno confermata dalla Cassazione. Ma quando i carabinieri si sono presentati per notificare la decisione Mesina non si era fatto trovare. Il suo nome era così finito anche nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità con le ricerche che non si sono mai fermate fino al ritrovamento la notte scorsa.

Era in una casa a Desulo

Mesina è stato rintracciato in una abitazione di Desulo, centro del nuorese. Ad arrestarlo la notte scorsa i carabinieri del Ros, con il supporto in fase esecutiva del comando provinciale carabinieri di Nuoro e dello squadrone eliportato cacciatori di Sardegna. «Quando lo abbiamo arrestato ha alzato gli occhi al cielo, sembrava che stesse dicendo 'È finita'. Ma è rimasto in silenzio. Non ha detto una sola parola. Non ha avuto alcuna reazione», ha detto all'Adnkronos uno dei Carabinieri che gli ha messo le manette la notte scorsa intorno alle 3.

Mesina, a quanto racconta chi era presente al blitz, sembrava «sorpreso». Forse non si aspettava che i Carabinieri riuscissero a scoprire il suo covo. Era ospite di due coniugi, anche loro, come apprende l'Adnkronos, rimasti in silenzio dopo l'irruzione del Gis e del Ros. A casa i militari dell'Arma hanno trovato una somma di denaro che è stata sequestrata. Una indagine «lunga e complessa» che ha portato i Carabinieri all'arresto del bandito Mesina. Adesso gli investigatori sono alla ricerca di eventuali complicità dietro la sua fuga.

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