«Riccardo Rossi, usa i messaggi vocali?
«Li odio, perché non danno diritto di replica».
Meglio una telefonata?
«Certo, ma l’uso del telefono si è perso. Anche quello del citofono. Ci sono persone che mandano messaggi per dirti che sono sotto casa tua. Non ha senso. Citofona! Gli insegnanti di scuole medie e primi anni di superiori dicono che i ragazzi non sanno più esprimersi e spesso, infatti, si vedono seduti vicini, a guardare i social gli uni degli altri. Non si parlano».
Neppure sul lavoro i vocali possono essere utili?
«Se si fa una telefonata, si chiarisce tutto prima. Per fare pace, magari, “una lettera non arrossisce”: allora si scrive. Prima erano lettere, oggi sono messaggi».