Alessandro muore a 15 anni nell'incidente: tutto lo stadio lo ricorda, lacrime in curva

Alessandro muore a 15 anni nell'incidente: tutto lo stadio lo ricorda, lacrime in curva
Alessandro muore a 15 anni nell'incidente: tutto lo stadio lo ricorda, lacrime in curva
di Enzo SCHIAVANO
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Domenica 29 Settembre 2019, 09:59 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 15:45

“Ciao Alessandro”: un enorme striscione con questa scritta ha aperto oggi pomeriggio la partita fra Casarano e Nardò. I tifosi della Curva Nord del Casarano, che ha vinto il match, hanno reso così omaggio al 15enne Alessandro Crespino, scomparso mercoledì scorso dopo un terribile incidente stradale avvenuto venerdì della scorsa settimana. Le ferite riportate non gli hanno lasciato scampo. Insieme allo striscione, i tifosi sono rimasti in silenzio per i primi cinque minuti della partita.

Ieri, intanto, in un clima di forte commozione e di grande partecipazione si sono svolti, proprio a Casarano, nel Salento, i funerali dell'adolescente. La cerimonia religiosa, officiata da don Roberto Tarantino, si è svolta nella chiesa dei Santissimi Giuseppe e Pio gremita di gente oltre la capacità ufficiale della struttura. Sin da venerdì sera, infatti, quando il corpo dell'adolescente è giunto a Casarano, è stato un continuo via vai di gente nella camera ardente, allestita nell'aula liturgica della stessa parrocchia, per dare l'ultimo saluto allo sfortunato studente del liceo classico dell'Iis Rita Levi-Montalcini.

Già un'ora prima dell'inizio della messa, la chiesa era piena ed è stato difficile per tanti anche solo entrarci. La prova che l'intera città, non solo i parenti, gli amici e i compagni di liceo, sono stati coinvolti dalla tragedia che ha colpito la famiglia Crespino. Ma è stata, soprattutto, la cerimonia degli adolescenti e delle magliette bianche, la maggior parte delle quali con la scritta “Non importa quanto si vive, ma con quanta luce dentro”. Una frase tratta dal romanzo “Il mercante di luce” di Roberto Vecchioni adottata dai ragazzi per ricordare Alessandro. Ieri i ragazzi sono andati a scuola indossando questa t-shirt.

Non solo, anche gli studenti degli istituti comprensivi cittadini ieri sono andati a scuola con una maglietta di colore bianco in onore di Alessandro. Don Roberto nella sua omelia ha affrontato il delicato tema della forza della fede che rischia di vacillare di fronte all'ineluttabilità della morte. Un argomento ancora più spinoso quando bisogna spiegarlo a un padre e a una madre che hanno perso un figlio così presto e in modo così tragico. Prima della fine della funzione religiosa, i numerosi interventi degli amici e dei compagni di liceo hanno commosso le centinaia di persone presenti.

Sono stati i loro pensieri e i loro ricordi a descrivere la personalità e il carattere di Alessandro: un ragazzino allegro, con l'immancabile casco in mano, sempre pronto a scherzare e a dare una mano quando c'era bisogno. I tanti aneddoti hanno fatto sorridere ma hanno anche rinforzato il pianto di Marco e Gabriella, i suoi genitori, del fratello minore Francesco, degli amici e dei compagni di liceo. L'ultimo intervento è stato quello della dirigente dell'istituto Levi-Montalcini, Monia Casarano, un'istituzione messa sotto pressione dalla tragedia e che per una settimana ha rafforzato gli sforzi per gestire una situazione molto difficile. La salma di Alessandro sarà tumulata nel cimitero di Casarano.

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