Fisiologica al posto del vaccino anticovid: l'errore su sei persone «Non ci sono rischi, scusiamo»

Per un errore del personale, a sei persone è stata iniettata la fisiologica al posto del vaccino anticovid
Per un errore del personale, a sei persone è stata iniettata la fisiologica al posto del vaccino anticovid
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Giovedì 16 Settembre 2021, 10:11

Iniettata a sei pazienti la soluzione fisiologica al posto del vaccino anticovid. È quanto successo al centro Vaccinale di Camucia (Arezzo) dove, al termine della seduta vaccinale della mattina, il personale ha consegnato ai colleghi del pomeriggio tre siringhe già pronte del vaccino Pfizer e la fiala vuota per il controllo del lotto (che viene sempre diluito in un'apposita soluzione fisiologica), da utilizzare nel pomeriggio.

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A spiegare quanto accaduto è la dottoressa Anna Beltrano, direttrice del Distretto Sanitario della Valdichiana (AR) e responsabile della campagna vaccinale che ha avviato tutte le procedure per contattare i cittadini vaccinati. 

Nel predisporre il materiale, il personale ha aspirato erroneamente la dose fisiologica e, anziché metterla nella fiale piena, l'ha messa nella fiala vuota che serviva solo per il lotto. Dopo aver somministrato tutte le dosi nel conteggio, l'infermiera si è resa conto dell'errore e ha dato l'allarme

«È importante chiarire - dice la dott.ssa Beltrano - che si è trattato di un errore umano a fronte di migliaia di iniezioni e operazioni vaccinali che il personale compie ormai da mesi. Vorrei anche tranquillizzare le persone coinvolte perchè non corrono nessun rischio - aggiunge -. La soluzione che gli è stata iniettata è quella fisiologica che viene utilizzata per diluire il vaccino e non ha nessun effetto sulla salute. Questo disguido, però, ha anche messo in evidenza come il nostro servizio di vigilanza e di controllo funzioni e sia in grado di individuare un errore in tempi rapidi ed avviare subito le contromisure ove necessarie.

Abbiamo già contattato le persone coinvolte spiegando l'accaduto e tranquillizzandole».

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«Adesso il protocollo prevede che entro una settimana queste persone facciano un test sierologico per misurare gli anticorpi presenti. Infatti - continua la Beltrano - come detto, dei nove soggetti coinvolti, tre hanno ricevuto una vaccinazione regolare, mentre sei no, ma attualmente non sappiamo chi siano. Con i risultati del test sierologico siamo in grado di individuarli e riprogrammare immediatamente la vaccinazione.»

E aggiunge: «Oltre ciò stiamo anche ovviando ad un problema sollevato da alcuni riguardo la validità del Green Pass, che perde validità se scadono i termini della seconda dose. Stiamo predisponendo una documentazione apposita - aggiunge - che consegneremo a queste persone che certifica l'accaduto e garantisce allo stesso livello del Green Pass, in attesa di effettuare la seconda vaccinazione. è chiaro che è inconveniente spiacevole, tra l'altro accaduto a professionisti esperti come i nostri. I numeri del nostro impegno vaccinale sono enormi e purtroppo possono capitare anche inciampi. Come Azienda ce ne scusiamo e metteremo ancora maggior impegno per garantire la sicurezza delle procedure e la salute dei cittadini». 

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