Fine vita, Conte: giusta l'obiezione di coscienza per i medici, ho dubbi su diritto alla morte

Fine vita, Conte: giusta l'obiezione di coscienza per i medici
Fine vita, Conte: giusta l'obiezione di coscienza per i medici
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Venerdì 27 Settembre 2019, 21:31 - Ultimo aggiornamento: 22:11

«Dubito esista un diritto alla morte», dice Conte sul fine vita. Ma se questo diritto venisse in qualche modo stabilito, allora per il premier «bisognerebbe riconoscere quantomeno l'obiezione di coscienza, almeno per i medici».

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Spiega il presidente del Consiglio: «È giusto che ci sia un confronto sereno, serio, in Parlamento. Non voglio far pesare la mia opinione personale: da giurista e da cattolico mentre non ho dubbi che esista un diritto alla vita, perno di tutti i diritti della persona, dico che è da dubitare ci sia un diritto alla morte. Esiste un diritto all'autodeterminazione per cui scelgo le mie cure ma scegliere di essere avviato alla morte e chiedere l'ausilio di personale qualificato può essere un po' dubbio». 

«Bisogna fare una legge: ci sprona a farlo la stessa Corte costituzionale. Leggeremo la sentenza per intero quando tra un mesetto sarà depositata ma l'intervento della Corte non può sostituire un intervento legislativo. L'avevo detto anche quando ho chiesto la fiducia in sede di replica in Parlamento. Ho sollecitato le forze politiche ad assumere l'iniziativa anche perché su questi argomenti non mi sembra appropriata un'iniziativa governativa. Anche perché sono materie laceranti sul piano morale, con tante implicazioni anche filosofiche: farne una questione di governo no».


 

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