Stretta sulle feste in casa per limitare i contagi da coronavirus, ma sul tema ci sono ancora molti dubbi. Il nuovo Dpcm ha stabilito che le feste private non potranno svolgersi con un numero maggiore di 6 partecipanti e nel caso in cui si ricevano in casa persone non conviventi sarà consigliato l'uso delle mascherine.
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Il provvedimento è volto a limitare la diffusione dei contagi di covid che, sempre più spesso, come specificato anche dagli esperti, avviene all'interno delle famiglie e delle strutture private in occasione di pranzi, cene o feste.
La norma del Dpcm che sconsiglia feste familiari è definibile norma cautelare di condotta. Nel diritto penale l'inosservanza delle cosiddette norme cautelari di condotta è un requisito oggettivo della colpa: la loro violazione può far scattare la responsabilità colposa appunto. Nello specifico di feste in famiglia, sembra difficile pensare che la polizia possa bussare casa per casa per vedere se di fatto si violano le norme cautelari, ma chi infrange le regole può comunque essere scoperto.
Nel caso in cui dovesse verifcarsi la positività di un soggetto e nel risalire alla lista dei contatti emergesse che si è partecipato a una festa in casa senza le dovute misure di sicurezza, che magari ha causato anche altri contag,i si potrebbe arrivare alla contestazione del reato di epidemia colposa, previsto dall'articolo 452 del Codice penale. In teoria, il festino potrebbe essere causa di contagio che potrebbe far scattare il reato a titolo di colpa, con tutte le conseguenze legali del caso.