Franco Pasqualetti: «Festa del papà? Anche quest'anno mi mancheranno i lavoretti che la mia Sofia non ha potuto fare a scuola»

Franco Pasqualetti
Franco Pasqualetti
di Franco Pasqualetti
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Venerdì 19 Marzo 2021, 07:27 - Ultimo aggiornamento: 07:31

L’aspettavo da sempre. Da prima che mia moglie Francesca rimasse incinta. Pensavo con occhi sognanti al 19 marzo, immaginando mia figlia che usciva da scuola con il lavoretto nello zaino. Immaginavo l’emozione nel poterlo scartare mentre Sofia faceva casino, perché dovevo stare attento a non rovinarlo. E, invece, in quattro anni di vita della mia “principessa”, ho collezionato solo un lavoretto bellissimo che troneggia accanto a me nella postazione del giornale. Il motivo? Quando era al nido ebbe la febbre e non riuscì realizzare nulla. Negli ultimi due anni le scuole sono state chiuse per coronavirus. Addio lavoretto. Resta il solo ricordo di una festa del papà un po’ triste: quei piedini disegnati su cartoncino azzurro con su scritto “seguirò sempre le tue orme”. In compenso, grazie a zone rosse e lockdown, ho una marea di disegni che ci ritraggono nelle situazioni più strane. 
Perché in fondo, con un figlio accanto, per un papà è festa tutti i giorni. A prescindere dal 19 marzo. Un sorriso, le emozioni, la gioia nel veder crescere il proprio bambino o la propria bambina è il regalo più grande che possa esserci al mondo. Grazie Sofia, per rendermi ogni giorno migliore.

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