Fermata dalla vigilante al supermercato: «Non puoi entrare, sei a seno nudo». Cosa è accaduto

La giovane era insieme alla madre: è successo a Orbetello

Fermata dalla vigilante al supermercato: «Non puoi entrare, sei a seno nudo». Cosa è accaduto
Fermata dalla vigilante al supermercato: «Non puoi entrare, sei a seno nudo». Cosa è accaduto
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Martedì 28 Settembre 2021, 16:19 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 10:26

Respinta all’ingresso di un supermercato perché “a seno nudo”. È successo a Orbetello ad una ragazza di trent’anni, Diletta Pelucco, laureata in psicologia, che ha raccontato al quotidiano Il Tirreno l’accaduto che ha davvero dell’incredibile. L’episodio risale a ieri, poco prima di ora di pranzo: insieme alla mamma, la giovane è andata a fare la spesa ma è stata fermata dalla vigilante all’entrata.

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Il motivo? Il suo abbigliamento. «Davvero nel 2021 bisogna ancora trovare modi per sentire inadeguate le donne? - le sue parole al Tirreno - Sono stata fermata dalla guardia giurata a causa della mia nudità. Sono rimasta incredula: indossavo pantaloni da sopra l’ombelico fino alle caviglie e un top. Mi ha detto che ero a seno nudo».

Un equivoco o un eccesso di zelo da parte della vigilante? Alcuni passanti tra l’altro hanno fatto notare che anche altre persone erano vestite in modo simile, con bermuda e maglietta, ma la guardia è stata irremovibile. A quel punto, racconta Diletta, ha preso una camicia e l’ha indossata sopra il top: «Mia nonna aspettava la spesa, non avevo voglia di stare a discutere - conclude - ma farò presente ciò che è successo alla ditta che gestisce i vigilantes».

La mamma su Facebook

La storia era stata raccontata anche dalla mamma di Diletta sul suo profilo Facebook. «Oggi a mezzogiorno io e mia figlia, Diletta Pelucco, stavamo in fila per entrare alla Coop di Orbetello, quando "la controllora" le diceva che non l'avrebbe fatta entrare se non si fosse coperta. "Per le norme Covid?" Ho chiesto allibita. "NO, è a petto nudo, o si mette qualcosa sopra o non entra"», scrive la donna.

«Diletta ha cominciato a farsi le proprie ragioni, sentiva i suoi diritti di donna calpestati in un attimo.

Dei ragazzi in fila facevano notare che erano più nudi loro in pantaloni corti, uno aveva anche la camicia aperta. Alla "controllora" non interessava. Era il corpo femminile a dover essere coperto», continua il suo racconto. «Ho lasciato correre pensando alla nonna di mia figlia, novantenne, che aspettava la spesa, Diletta si è coperta dicendo che era una regola islamica».

«"La controllora" ha detto che doveva finirla e per fortuna lì Dile non l'ha sentita. "Come in chiesa" ho detto io, ma sorridendo perché ormai ho raggiunto lo zen. Entrando mia figlia ha avuto dalla sua parte persone che le davano ragione. Alla mia età cerco di non arrabbiarmi, ma ho sempre fatto battaglie per le donne, quindi mi chiedo e vi chiedo: la rossa Coop ha davvero questa regola? - conclude il post - E vale solo per le ragazze o donne? Perché di uomini in boxer e maglietta questa estate ne ho visti fare la spesa...».

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