Federico Coccìa: «Acquistate in allevamenti italiani, ma se potete scegliete un cane anziano in canile»

Federico Coccìa: «Acquistate in allevamenti italiani, ma se potete scegliete un cane anziano in canile»
Federico Coccìa: «Acquistate in allevamenti italiani, ma se potete scegliete un cane anziano in canile»
di Stefania Cigarini
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Martedì 9 Giugno 2020, 12:55 - Ultimo aggiornamento: 14:29

Ancora un sequestro, nel giro di pochi giorni, di 49 cuccioli di cane illegalmente fatti arrivare il Italia. E' accaduto lunedì 8 giugno, poco dopo la mezzanotte a Porpetto (Udine). La Polstrada di Palmanova ha fermato un furgone con targa ungherese che trasportava quarantanove cuccioli di varie razze pregiate, nessuno dei quali svezzato come Legge (e Madre Natura) prevede e cinque privi di microchip.

Una vera e propria tratta di cuccioli della quale abbiamo parlato con Federico Coccia, medico veterinario, ricercatore dell'università di Teramo, già presidente del Bioparco di Roma.

Come mai questa recrudescenza?
Specialmente con l'emergenza e il lockdown Covid c’è stata esplosione di acquisti di animali da affezione. Cani soprattutto. Ci si è resi conto che gli animali offrono compagnia, supporto e la possibilità di uscire di casa.

Cosa è cambiato?
E' aumentata la richiesta di cani e gli allevamenti italiani non hanno avuto animali a disposizione per la richiesta

Il suggerimento?
Non cercate l'affarone. Se un cucciolo di razza costa 1800 o 2000 euro e lo si trova, spesso su Internet, a 200 euro, è probabile che la sua provenienza sia incerta. In genere questi cuccioli arrivano da produttori di Paesi dell'Est, come Ungheria, Bulgaria, Romania, che hanno allevamenti intensivi dove queste povere mamme cane vengono fatte partorire ogni sei mesi, vengono sfinite e poi abbattute.

I rischi?
Che l'acquisto non sia un affarone. A parte l'aspetto etico e penale, il cucciolo che arriva senza documenti veritieri, spesso è privo del microchip e delle vaccinazioni perché è stato strappato alla madre prima dello svezzamento. Per i primi venti giorni sembra vispo e sano, perché ha ancora gli anticorpi della madre. Poi sopravvengono gastroenterite, cimurro, parvovirosi. Patologie che spesso portano alla morte

La soluzione?
Smettere di comprare cuccioli di dubbia provenienza. La polizia fa tanto con i sequestri, ma l'unico modo per interrompere questa tratta è azzerare la richiesta

E a chi volesse un cucciolo?
Chiedere consiglio ad un veterinario e rivolgersi ad un allevamento Enci, l'Ente nazionale cinofilia italiana che controlla e garantisce la tracciabilità dei cuccioli. E di acquistare in un allevamento italiano, magari scovato su Internet, ma che va visitato di persona. Bisogna conoscere la mamma e il papà del cucciolo, vedere se l'ambiente è pulito e sereno. E portarsi a casa il cucciolo a svezzamento e imprinting avvenuto, non prima dei 60 giorni previsti per legge, anche se io consiglio 75 giorni, o meglio ancora tre mesi, con le prime vaccinazioni fatte.

Il suo consiglio del cuore per chi volesse un cane?
Sceglietelo al canile, non sarà di razza. Ma avrete tutte le garanzie e molti vantaggi. Un canile pubblico è seguito dalla Asl veterinaria, i volontari delle associazioni animaliste sapranno consigliarvi l'animale migliore per voi, per taglia e carattere, e lo troverete già sterilizzato, microchippato e vaccinato. Posso dire di più? In un canile siamo tutti attratti dai cuccioli, ma prendetevi un cane anziano, fategli vivere gli ultimi anni in serenità, dignità e amore. La medicina veterinaria italiana è di altissimo livello, sono stati fatti passi da gigante per esperienza e strumentazioni per curare gli animali anziani

Cosa replica a chi critica gli animalisti, perché dovrebbero invece occuparsi degli uomini?
Chi lo dice, in genere, non fa nulla per il prossimo.

Io amo in egual misura gli animali e il mio prossimo. L'istinto di aiutare i più deboli non fa differenze. Presto il mio operato nei canili comunali, ma vado anche negli orfanotrofi a portare regali e generi di necessità. Non c'è differenza.

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