Fase 2 in spiaggia, bocciato il plexiglass arriva il legno: la proposta con i box da 16 metri quadrati

Fase 2 in spiaggia, bocciato il plexiglass arriva il legno: la proposta con i box da 16 metri quadrati
2 Minuti di Lettura
Lunedì 4 Maggio 2020, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 15:56

«Vivere la spiaggia all'interno di un box in plexiglass è una proposta insostenibile sia per i turisti che per l'ambiente. La bellezza delle nostre coste risiede proprio nel contatto con la natura che può essere preservata solo attraverso un ritorno a prodotti ecosostenibili, rinnovabili e non impattanti». Ad affermarlo è Marino De Santa, presidente di Legnolandia, il marchio friulano che dal 1830 lavora il legno per la creazione di bio-costruzioni, parchi gioco, arredi pubblici e privati.



In vista della stagione balneare post-Coronavirus, l'azienda ha progettato un posto ombrellone in grado di rispondere alla necessità di sicurezza e distanziamento sociale. Si tratta di strutture modulari a basso impatto di 16 metri quadrati, realizzate con due soli materiali: il legno solidale proveniente dalle foreste friulane abbattute dalla tempesta 'Vaia' del 2018 e un tessuto traspirante utilizzato anche per la produzione delle comuni mascherine chirurgiche. Le dimensioni delle pareti protettive, larghe 4 e alte 1.8 metri, consentono al sole di illuminare lo spazio interno dalle 9.30 del mattino fino alle 18. L'utilizzo del Tnt, anche personalizzabile con scritte e colori, rappresenta invece la soluzione per la circolazione dell'aria con il dovuto filtraggio protettivo. Questi spazi possono essere dotati di ombrelloni, lettini, tavolini e portarifiuti, tutti rigorosamente in legno solidale. L'allestimento è stato pensato anche per consentire il consumo di pasti e merende rimanendo nel proprio spazio evitando così gli assembramenti ai chioschi spiaggia.

Leggi anche > Fase 2, bar aperti ma solo da asporto: torna il rito del caffè. «E chi lo sapeva che bastava così poco per essere felici?»



Anche l'accesso non è lasciato al caso: passatoie a doppio senso di percorrenza consentono di raggiungere in sicurezza il proprio ombrellone, mentre passerelle mobili aggiuntive facilitano l'ingresso alle persone con disabilità. «Il nostro obiettivo è riportare i lidi balneari all'utilizzo di materiali naturali, riducendo al minimo l'impiego della plastica - conclude Marino De Santa - si tratta di una scelta di responsabilità che consente di dare valore alle nostre spiagge e alle nostre foreste certificate Pefc, che da anni gestiamo nell'ambito dell'autentica sostenibilità, della silvicoltura naturalistica e dell'economia circolare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA