Figli della pandemia, De Palo (Forum famiglie): «Nel 2020 16mila nascite in meno, l’Italia è fertile ma coltivata mala»

Gianluigi De Palo
Gianluigi De Palo
di Valeria Arnaldi
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Venerdì 9 Aprile 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 07:56

Nel 2020 sono nati quasi 16mila bimbi in meno rispetto al 2019, dati Istat. Il dato più basso dall’Unità d’Italia. Gianluigi De Palo, presidente Forum delle associazioni familiari, cosa sta accadendo?

«La pandemia ha aggravato il trend. Il prossimo anno i numeri saranno ancora più bassi».

«La mia gravidanza in lockdown, ho vissuto da sola l’emozione dell’ecografia». Elena, 37 anni, ripercorre i mesi di maternità

Come si è arrivati fin qui?

«Negli anni la famiglia è stata data per scontata.

Di questi temi si parlava già nel 1987. L’allarme c’era, i governi che si sono succeduti però non hanno fatto nulla. Oggi la natalità è la nuova questione sociale. Se crolla lo fanno anche consumi, imprese, sistema pensionistico, sistema sanitario e così via. Si prevedeva di arrivare sotto i 400mila nati nel 2032, è successo nel 2021. Il desiderio di avere figli c’è, si pensi agli italiani all’estero. L’Italia non è un Paese poco fertile ma coltivato male».

Cosa bisognerebbe fare?

«Nel Recovery Plan, la prima cosa da fare sarebbe un piano per la ripartenza delle nascite. Senza, l’Italia, a livello ambientale, non è sostenibile. L’aspetto ambientale non è solo l’inquinamento, ma anche la sostenibilità intergenerazionale. Speriamo che Draghi faccia un debito buono che possa produrre natalità, quindi investimenti per il futuro e la ripartenza del Paese».

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