Famiglie a due facce: il lockdown rinsalda i legami ma cresce la paura della crisi

Famiglie a due facce: il lockdown rinsalda i legami ma cresce la paura della crisi
di Lorena Loiacono
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Venerdì 10 Luglio 2020, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 07:59
#Iorestoacasa ha funzionato, almeno per le coppie e nel rapporto con i figli: il lockdown infatti, che ha chiuso le famiglie nelle 4 mura domestiche, ha rafforzato le relazioni affettive nell'87% dei casi. Ma ora è l'incertezza del futuro a far paura. Una famiglia su due infatti teme il crollo economico: è quanto emerge dall'indagine Le famiglie e l'emergenza Covid-19: una fotografia attuale, realizzata dal network internazionale di Sfera insieme al Forum delle associazioni familiari intervistando 12.500 famiglie.
Quasi un nucleo famigliare su due ha paura di perdere il lavoro e di veder peggiorare la propria condizione economica. A livello sociale il rischio è l'impoverimento e l'aumento del divario ricchi-poveri.



A perdere il sonno sono soprattutto le donne, in crisi per il futuro familiare. I timori di quel che accadrà domani nascono da una situazione attuale allarmante: per oltre 7 famiglie su 10 sono già evidenti i problemi economici, per il 52% i guai sono lavorativi, il 34% invece ha dovuto fare i conti con i disagi legati all'assenza di servizi e con le difficoltà nella gestione dei figli. E allora per oltre 6 famiglie su 10 la priorità di intervento è l'assegno unico-universale, richiesto al Governo e alle istituzioni.

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L'indagine, sottolinea il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo conferma che la stragrande maggioranza delle famiglie italiane sceglie la misura dell'assegno unico-universale per ogni figlio: un provvedimento efficace per restituire fiducia nel futuro ai nuclei familiari del nostro Paese. Lo spezzettamento dei contributi in bonus, incentivi, mancette non ha colto il gradimento delle famiglie. Subito dopo l'assegno unico, le attese delle famiglie ricadono sul rientro a scuola a settembre: un tema di assolta importanza per il 59% degli intervistati. Tra i problemi sentiti come più insidiosi nel breve periodo ci sono il fallimento delle aziende, l'aumento della povertà e del divario tra ricchi e poveri. Mentre sul lungo periodo c'è la preoccupazione per il rischio di default demografico con il crollo delle nascite.
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