Roma ha bocciato le strade dedicate a Fabrizio Frizzi e Tomas Milian, ma nessuno ha avuto il coraggio di dirlo

fabrizio frizzi_conduttore tv_
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di Lorena Loiacono
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Giovedì 9 Luglio 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 13:15

In tanti hanno pianto e riso per loro. Avrebbero voluto vedere quei nomi su una targa di marmo, ad intitolare una strada. 
Ma non sarà così per Fabrizio Frizzi. E neppure per Tomas Milian. Almeno non ora. 
Il conduttore romano, gentiluomo della tv, ad esempio dovrà aspettare ancora 8 anni. Il Campidoglio infatti, nonostante ci fosse una mozione approvata all’unanimità in consiglio comunale, ha bocciato l’iniziativa. Il motivo? Per intitolare una strada bisogna aspettare 10 anni dalla morte: «Per questo - spiega Andrea De Priamo, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia e primo firmatario della mozione - avevamo chiesto una deroga sui 10 anni, ma non è stata accolta. La regola serve ad evitare un continuo cambio di nomi delle strade ma per Frizzi avremmo trovato uno spazio ad hoc in una zona dove ci sono viali intitolati ai personaggi dello spettacolo». Così per Fabrizio Frizzi, scomparso il 26 marzo del 2018, bisognerà aspettare altri 8 anni. La strada per lui era pronta: doveva essere all’Aventino, tra le terrazze più belle della Capitale. Il “no” tenuto con il silenziatore «perché non volevamo addolorare i parenti».



Lo stesso vale per l’attore Tomas Milian, cubano di origine e romano di adozione, che tutti conoscono come “er monnezza”, scomparso nel 2017: anche per lui, protagonista di decine di pellicole cult per almeno due generazioni, il consiglio comunale capitolino ha inutilmente chiesto una deroga. 
Eppure in alcuni casi sarebbe quasi dovuta l’eccezione, visto il sentimento popolare nei confronti di personaggi così cari. 
A giorni, arriverà la stessa richiesta per Ennio Morricone

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