Erik Galantini, italiano scomparso in Colombia da una settimana: «Temiamo sia stato rapito»

Erik Galantini, italiano scomparso in Colombia da una settimana: «Temiamo sia stato rapito»
Erik Galantini, italiano scomparso in Colombia da una settimana: «Temiamo sia stato rapito»
2 Minuti di Lettura
Giovedì 4 Febbraio 2021, 20:17

Un 37enne di Carpi, con cittadinanza italiana e colombiana, è scomparso da una settimana nel paese sudamericano. Erik Galantini, questo il nome dell'uomo, è sparito nel nulla insieme al 44enne Stephen Grajales, colombiano-canadese.

Leggi anche > Discute con la fidanzata perché voleva che abortisse, 21enne causa un incidente mortale e rischia la pena di morte

Italiano scomparso in Colombia, si teme il rapimento

Erik Galantini e Stephen Grajales sono stati visti per l'ultima volta il 29 gennaio scorso, nell'area rurale del dipartimento di Cauca, nella Colombia sud-occidentale. Le autorità temono che possa trattarsi di un rapimento. Luis Angulo, segretario del governo locale, ha spiegato all'Ansa: «Le informazioni che possediamo, fornite dai militari, sono che i due cittadini sono attualmente considerati scomparsi; è quello che abbiamo finora. Stiamo portando avanti le ricerche per scoprire dove si trovano e per poter permettere presto il ritorno alle loro famiglie».

Erik Galantini, cosa faceva l'italiano scomparso in Colombia

Nato a Carpi (Modena) e con origini colombiane, Erik Galantini si era trasferito da qualche anno in Colombia. Le indagini avviate dalle autorità locali hanno permesso di accertare che il 37enne si trovava insieme a Stephen Grajales nella zona rurale del comune di Paez per il commercio di frutta con alcuni produttori locali.

Erik Galantini, le indagini sulla scomparsa

Luis Angulo ha avvertito che nella zona della scomparsa dei due uomini è presente il gruppo dissidente delle Farc «Dagoberto Ramos», a cui le autorità attribuiscono attività di traffico di droga ed la responsabilità di vari crimini, tra cui l'attacco al senatore indigeno Feliciano Valencia, avvenuto a ottobre dello scorso anno.

Il funzionario ha anche riferito che le autorità locali stanno chiedendo informazioni alla guardia indigena della riserva di Belalcázar, che ha giurisdizione nell'area, per «determinare se abbiano visto qualcosa o abbiano informazioni» sul caso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA