Elicottero disperso, individuati i resti del velivolo e tutti i corpi. «Si è schiantato sul greto del torrente»

Elicottero disperso, terzo giorno di ricerche: ancora nessuna traccia delle sette persone a bordo
Elicottero disperso, terzo giorno di ricerche: ancora nessuna traccia delle sette persone a bordo
di Domenico Zurlo
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Sabato 11 Giugno 2022, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 12:11

Triste epilogo per la vicenda dell'elicottero disperso da due giorni sull'Appennino tosco-emiliano. Dopo il cratere e i detriti individuati nell'area del monte Cusna, cima dell'Appennino reggiano, sono stati individuati i cadaveri delle sette persone che erano a bordo del velivolo. L'avvistamento del cratere e dei detriti è arrivato da parte di un elicottero della Guardia di finanza nei dintorni del rifugio Battisti, dopo la segnalazione di un escursionista. Sul posto squadre di terra e anche un elicottero per calare personale.

Elicottero disperso, riprese le ricerche. Corrado, il pilota, viaggiava con quattro turchi e due libanesi

L'elicottero si sarebbe schiantato sul greto di un torrente, il Lama, al passo degli Scaloni, 1.922 metri d'altitudine, a due chilometro dal rifugio Segheria.

La zona è particolarmente impervia. Sul luogo dell'impatto Aeronautica militare, Soccorso alpino, Guardia di finanza, Carabinieri di Castelnuovo Monti. Area sotto sequestro. Un elicottero HH 139 del 157mo stormo dell'Aeronautica militare - fa sapere la Prefettura di Modena in una nota - ha individuato i rottami dell'elicottero in un vallone sul crinale dell'Appennino modenese-reggiano, tra il Rifugio Battisti e la località Segheria. 

A bordo dell' elicottero c'erano in totale sette persone. Il pilota, veneto, Corrado Levorin, e sei passeggeri, quattro manager turchi e due libanesi: Kenar Serhat, Cez Arif, Ilker Ucak, Erbilaltug Bulent, Chadi Kreidy e Tarek El Tayak. Finora, dai primi soccorritori nella zona dell'impatto, sono stati individuati cinque cadaveri, che sarebbero carbonizzati. Proseguono le ricerche attorno ai detriti avvistati sul Cusna, soprattutto per capire se altri due corpi si trovino eventualmente sotto i resti dell' elicottero. Le operazioni sono in corso.

Disperso da due giorni, le ricerche

Oggi era iniziato il terzo giorno di ricerche del velivolo, partito dall'aeroporto di Capannori Tassignano (Lucca) e diretto nel trevigiano, con sette persone a bordo, sei passeggeri e il pilota. L' elicottero, ingaggiato da un'azienda emiliana, da qualche giorno faceva la spola tra Toscana e Veneto per portare alcuni manager stranieri, quattro imprenditori turchi e due libanesi, in visita in alcune aziende, in concomitanza con una importante fiera sulla carta a Lucca. Di origine veneta il pilota.

Le ricerche sono riprese dalle 7 circa di questa mattina sotto il coordinamento di Aeronautica militare e Prefettura di Modena. Al terzo giorno di ricerche, il soccorso alpino è presente con diverse squadre territoriali, alcune delle quali pronte all'occorrenza ad imbarcarsi su elicotteri per sorvoli dall'alto, e due basi mobili: una a Pievepelago e l'altra a Piandelagotti (in Appennino Modenese, vicino al confine con la provincia di Reggio Emilia).

 

Spunta un video del volo nel temporale

Ci sarebbe un video, un breve filmato di pochi secondi inviato via chat da uno dei sei passeggeri a suo figlio, che documenterebbe il volo dell'elicottero scomparso giovedì mattina sull'Appennino tosco-emiliano nel mezzo di un violento temporale. Lo riporta la Gazzetta di Modena, precisando che per il momento il destinatario del filmato - il figlio di uno dei due manager libanesi a bordo - non lo ha diffuso, a fronte delle indagini in corso.

A quanto appreso dal quotidiano locale, nel video, di una ventina di secondi, mandato al figlio in Libano verosimilmente prima del blackout che ha inghiottito l'elicottero, si vedrebbe il volo durante una tempesta. Un dettaglio che, come altre tracce, è al vaglio delle forze impegnate nelle ricerche. Giovedì, al momento del presunto schianto dell'elicottero, le condizioni meteo su quell'area di Appennino tra Toscana ed Emilia erano avverse: il crinale era stato investito da una tempesta di pioggia, fulmini e grandine. 

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