L'odissea di Elena, ucraina e palermitana: in fuga con la figlioletta disabile. «Domani in Italia»

La donna, che ha due figlie di 23 e 8 anni, ha raggiunto la Polonia e domani sarà in Italia

Elena, in fuga dall'Ucraina con la figlia disabile: domani sarà a Palermo
Elena, in fuga dall'Ucraina con la figlia disabile: domani sarà a Palermo
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Lunedì 28 Febbraio 2022, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 11:59

In fuga dall'Ucraina, domani saranno finalmente a Palermo. Elena Pastux, insieme alle sue due figlie, è riuscita a raggiungere la Polonia. La donna si trova con la primogenita Litiia, di 23 anni, e con la piccola Elisa, otto anni e affetta da disabilità.

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Elena, il ritorno in Ucraina per prendere la figlia più grande

La donna con la figlia piccola vive da anni a Palermo e si era recata in Ucraina per andare a prendere la primogenita per portarla con sé in Italia.

Ha affrontato il viaggio con la figlia sulla carrozzina, che non lascia mai. Avevano prenotato un areo per Roma, con partenza 3 marzo, ma la guerra le ha bloccate in Ucraina. Dopo un viaggio lungo e complicato, con l'aiuto di volontari e uomini di buona volontà, la famiglia è riuscita ad arrivare in Polonia. «Siamo in Polonia - conferma la mamma di Elisa e Littia - mi hanno aiutato volontari, dottori e poliziotti dell'Ucraina. Una signora polacca è riuscita a farmi passare. Elisa è raffreddata. Domani c'è un aereo che vola da Cracovia a Palermo. Dobbiamo comprare il biglietto».

Palermo, la promessa di Orlando: «Riporteremo Elena in Italia»

«Ho avuto contatti con la signora. Farò il possibile per aiutare Elena Pastux e sua figlia Elisa a rientrare il prima possibile a Palermo. Così come gli altri palermitani che si trovano in Ucraina». Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando risponde all'appello lanciato dalla donna ucraina che da anni vive in Sicilia e che attualmente si trova in un ospedale vicino al confine con la Polonia. Pastux è riuscita a fuggire da Kiev, assediata dalle bombe russe, ma non sa come fare per raggiungere l'Italia insieme alla primogenita 23enne e alla bimba disabile di 8 anni con cui sta viaggiando, che ha anche una grave malattia all'intestino. «Sono già in contatto con la Farnesina - spiega Leoluca Orlando - e con le ambasciate competenti. Inoltre è mia intenzione coinvolgere anche l'Anci, per cercare di istituire corridoi umanitari». 

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