Elena Del Pozzo, il paese è sotto choc: tutti i negozi chiusi, dolore a scuola. Sospesa la festa del patrono

Elena Del Pozzo, il paese sotto choc: negozi chiusi e dolore a scuola. Sospesa la festa di San Vito
Elena Del Pozzo, il paese sotto choc: negozi chiusi e dolore a scuola. Sospesa la festa di San Vito
di Domenico Zurlo
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Mercoledì 15 Giugno 2022, 18:45 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 09:29

Il paese di Mascalucia, nel catanese, alle pendici dell'Etna, è sotto choc per la morte della piccola Elena Del Pozzo, cinque anni, uccisa dalla madre Martina Patti, rea confessa dell'omicidio. E oggi i festeggiamenti di San Vito, santo patrono del paese, sono stati sospesi lasciando il posto ad un silenzio pieno di sgomento. I familiari del papà della vittima si sono chiusi nel dolore, così come i genitori della giovane mamma, sconvolti dall'atroce delitto commesso dalla figlia. «Hanno perso una nipote che era come una figlia e una figlia che è in carcere, è un fatto che ha stravolto la loro vita», le parole del legale.

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Per decisione del sindaco Vincenzo Magra i negozi sono rimasti chiusi, le saracinesche abbassate, le attività commerciali sospese: il primo cittadino parla di un paese sconvolto e diviso «tra chi accusa pesantemente la madre» e chi parla di un «alto livello di fragilità tra i giovani». «È una vicenda - continua Magra - che stiamo vivendo in maniera drammatica. Siamo sconcertati». L'arcivescovo di Catania, Luigi Renna, che stasera celebrerà una Santa Messa nella chiesa di San Vito, osserva come si resti «sconcertati dinanzi ad un gesto inimmaginabile» ed esprime «pietà e vicinanza alla famiglia per la perdita di un Angelo, una creatura così bella».

Il religioso però ammonisce: «Per onorare al meglio la piccola Elena non si deve continuare in un clima di vendetta e di astio, ma in questo momento fermiamoci, riflettiamo e preghiamo». 

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Dolore a scuola. La maestra: «L'avevamo affidata a mani sicure»

Dolore e commozione anche nella scuola materna di Tremestieri Etneo frequentata da Elena. «Quello che è successo - ha detto la responsabile dell'asilo, Veronica Piazza - ha dell'inverosimile. Martina è venuta a prendere la bambina, l' abbiamo affidata alle mani più sicure con quell'abbraccio che è diventato comune a tutti e che dimostra l'amore che la piccola aveva per la madre».

 

«Elena era una bimba affettuosa, socievole e solare - ricorda invece la sua maestra - ogni volta lei abbracciava tutti i suoi familiari. Forse Martina aveva premeditato tutto, ma per noi l'abbraccio tra madre e figlia poche ore prima del delitto non aveva nulla di anormale». Alla scuola materna non era arrivato alcun 'allarme' dai comportamenti quotidiani: «Noi vedevamo una famiglia attenta e premurosa - sottolinea Veronica Piazza - non sappiamo quello che succede tra le mura di casa. I bambini sono lo specchio di quello che succede. Se qualcosa non fosse andato bene probabilmente Elena lo avrebbe raccontato».

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