Il tribunale israeliano: «Eitan torni in Italia». Il bimbo tra le due famiglie

Il tribunale israeliano «Eitan torni in Italia». Il bimbo strattonato tra due famiglie
Il tribunale israeliano «Eitan torni in Italia». Il bimbo strattonato tra due famiglie
di Giammarco Oberto
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Martedì 26 Ottobre 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:00

Povero Eitan, strattonato da due famiglie che se lo contendono in una diatriba internazionale tra Italia e Israele. Ora probabilmente il destino di questo bimbo di 5 anni è quello di tornare nel pesino in provincia di Pavia dove viveva con la mamma Tal Peleg, il Amit Biran e il fratellino Tom: la sua famiglia distrutta nella tragedia dela funivia precipitata al Mottarone il 23 maggio scorso. Ieri la giudice del tribunale di Tel Aviv che aveva in mano il caso dell’affidamento conteso ha deciso che Eitan deve ritornare in Italia con Aya Biran, la sorella del papà, perché «lì è il suo ambiente di vita abituale» (ci è arrivato quando aveva un mese) e «ha legami più forti con la famiglia paterna». Una decisione in linea con quella del giudice di Pavia, che aveva affidato la tutela legale del bambino alla zia Aya, a cui Eitan era stato sottratto dal nonno materno Smhuel Peleg, indagato in Italia per rapimento. Ma sulla vicenda la parola fine non c’è ancora. La famiglia Peleg ha annunciato ricorso, perché «Eitan ha il diritto di crescere in Israele».

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