Reddito di cittadinanza, lo Stato e i disonesti

Reddito di cittadinanza, lo Stato e i disonesti
di Davide Desario
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Giovedì 4 Novembre 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:31

Quasi cinquemila italiani hanno ottenuto il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti. Venti milioni di euro dello Stato, soldi ricavati dalle tasse che i cittadini per bene pagano regolarmente, soldi che (almeno nelle intenzioni del precedente Governo) dovevano aiutare chi non aveva un lavoro e nemmeno un reddito sufficiente. E, invece, quei soldi sono andati nelle tasche di chi possedeva una fuoriserie o numerosi immobili o terreni di proprietà, di chi si è inventato di avere figli, di chi ha dichiarato di non aver marito.


Questa notizia fa rabbia per due ragioni. La prima riguarda lo Stato che non riesce mai a essere una macchina efficiente in grado di fornire servizi senza disfunzioni. La seconda ragione riguarda direttamente i furbetti che approfittano di scarsi controlli per non fare il loro dovere. Diffcile pensare che lo Stato e i furbetti possano cambiare. A meno che i cittadini onesti smettano di essere tolleranti nei confronti delle inefficienza dello Stato e soprattutto nei confronti di chi fa il furbo anche nelle piccole cose quotidiane.

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