Droga trovata in mare dai bagnanti, spuntano misteriosi segni di svastiche

Droga trovata in mare dai bagnanti, spuntano misteriosi segni di svastiche
di Danilo SANTORO
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Lunedì 9 Luglio 2018, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 08:53
OSTUNI - Da Specchiolla a Diana Marina: oltre cinquanta chilogrammi di marijuana abbandonata in mare e ritrovata in spiaggia dai bagnanti nelle ultime ore. Sul litorale di Ostuni è giallo anche per alcuni segni rossi particolari delle confezioni della droga, simili a delle svastiche.
Non è escluso che possano essere elementi identificativi tra le bande criminali nelle attività illecite in mare. Costa nord della provincia di Brindisi che si conferma tra le più frequentante dai natanti, che quotidianamente alimentano i traffici di sostanza stupefacente utilizzando le rotte dell’Adriatico. Gli ultimi ritrovamenti sono avvenuti a distanza di poche ore. Sul litorale di Carovigno, a Specchiolla, è stata una bagnina a notare un pacco sospetto ed a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. In particolare l’involucro è stato notato galleggiare a circa 200 metri dalla costa. Recuperato dai militari ed aperto, all’interno erano presenti altri tre pacchi di dimensioni ridotte avvolti da nastro isolante, contenenti marijuana essiccata. Disposto il sequestro immediato di quasi 19 chilogrammi di sostanza stupefacente. Dalle testimonianze raccolte da alcuni bagnanti sarebbe emerso un natante a motore, di cui sono stati forniti alcuni elementi distintivi ai carabinieri, notato transitare più volte in quel tratto di mare.
Sul litorale di Ostuni è stato invece l’avvocato Angelo Brescia in spiaggia a Diana Marina ad accorgersi del pacco sospetto, chiedendo l’immediato intervento del commissariato della Città bianca. Agenti che sono giunti in pochi minuti sul tratto di costa molto frequentato durante le giornate festive, ed avviato le procedure per il recupero e sequestro di oltre 30 chili di marijuana.
L’ipotesi investigativa ricorrente è che possa trattarsi dell’ennesimo sbarco di sostanza stupefacente nel mar Adriatico: un asse con consolidato soprattutto con l’Albania. Rotte attraversate a folle velocità, dai trafficanti, per evitare i controlli delle forze dell’ordine, con l’approdo a terra di involucri contenenti marijuana, smistati, poi, nelle piazze dello spaccio con la complicità di bande locali. Traffici illeciti che si ripetono con cadenza quasi giornaliera. Approdi sulla sponda pugliese dell’Adriatico che spesso vengono intercettati dai mezzi delle forze dell’ordine impegnate nel pattugliamento in mare.
Sono infatti numerosi i sequestri avvenuti in queste settimane anche nel territorio brindisino: quintali di marijuana abbandonata e recuperata in mare, invece di finire sulle piazze dello spaccio locale. Negli ultimi due casi determinanti, anche il senso civico dimostrato tanto dalla bagnina a Specchiolla quanto anche dal legale della Città bianca nel richiedere l’immediato intervento di carabinieri e polizia.
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