Dpcm, regole in auto: senza conviventi solo il guidatore davanti. Massimo due passeggeri dietro e mascherina per tutti

Se non si è conviventi in auto, solo il guidatore può andare davanti
Se non si è conviventi in auto, solo il guidatore può andare davanti
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Lunedì 9 Novembre 2020, 11:25 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 10:43

ROMA - Il governo aggiorna il decalogo anti-Covid alla luce dell'ultimo Dpcm e dal sito delle Faq arrivano nuove risposte per districarsi tra le regole del decreto. Ed è ufficiale anche la circolare del Viminale per i prefetti: ci sarà la possibilità di chiusura di strade o piazze prima delle 21 anche nelle zone gialle.

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L'automobile con persone non conviventi si può usare, purché siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina. La risposta è la stessa per tutte e tre le zone (rossa, gialla o verde).
L'obbligo di indossare la mascherina può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina, essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore.

È possibile raggiungere sia la prima che la seconda casa se si trovano entrambe in un Comune dell'area gialla.

Se questa si trova nell'area arancione o rossa, lo spostamento è consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a eventuali crolli, rottura di impianti idraulici e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni.

Se ci si trova nelle zone arancioni o rosse fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza, si potrà rientrare - per la prima volta - dopo il 6 novembre 2020. Successivamente, gli spostamenti saranno consentiti solo per motivi di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

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