Resterà la ripartizione regionale in tre colori e dal 20 dicembre ci saranno per tutti ulteriori restrizioni. Questo è quello che succederà con il prossimo Dpcm che sarà in vigore dal 4 dicembre. Se da un lato si cerca di andare incontro alle attività commerciali dall'altro il Paese non può permettersi un "liberi tutti" che potrebbe portare una nuova impennata di contagi di coronavirus.
I ministri Speranza e Boccia illustreranno ai governatori di Regione le direttive per qesto dicembre.
Leggi anche > Piste da sci, le Regioni: «Aperte per chi ha seconde case o è in hotel». Ipotesi confini alpini chiusi
Dopo il 20 ci sarà un divieto di spostamento tra Regioni, comprese quelle che sono zona gialla e includerà anche chi ha seconde case. Il 25 e il 26 i ristoranti resteranno chiusi ovunque e la raccomandazione è di festeggiare le festività solo tra persone conviventi. Vietata ogni tipo di festa al chiuso o all'aperto. Gli hotel in zone di montagna e piste da sci resteranno chiusi, così come cinema e teatri, mentre chi svolgerà le vacanze all'estero sarà costretto a un periodo di quarantena, così come chi tornerà da paesi stranieri.
I ragazzi fuori sede all'università potranno molto probabilmente ricongiungersi con le loro famiglie a Natale, anche se le attività rimarranno ancora solo telematiche. Le scuole superiori riapriranno dopo il 6 gennaio, le medie resteranno in presenza fino alla terza in zona gialla e arancione, fino in prima invece in zona rossa. Le funzioni religiose sono autorizzate, anche il 24 e il 25 di dicembre, ma fino alle 22.