Viviana, l'esperto entomologo: «Gli insetti ci diranno dove e quando è morta»

L'esperto di Treviso: «Gli insetti ci diranno dove e quando è morta»
L'esperto di Treviso: «Gli insetti ci diranno dove e quando è morta»
di Paolo Calia
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Mercoledì 12 Agosto 2020, 08:39 - Ultimo aggiornamento: 09:21

Come capita sempre per i casi più spinosi, quelli dove c'è una morte in circostanze poco chiare, per non dire misteriose, chiamano lui. Stefano Vanin, entomologo forense, docente in Zoologia all'Università di Genova, trevigiano, ha iniziato ieri a occuparsi del caso di Viviana Parisi, la dj di 43 anni trovata morta sabato scorso nelle campagne di Caronia, nel messinese, dopo cinque giorni dalla sua scomparsa insieme al figlio Gioele di 4 anni, della cui sorte ancora non si sa nulla.

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Vanin si è messo subito all'opera. Alle 12,30 ha accettato l'incarico proposto dalla Procura di Patti e subito dopo è andato a Caronia assieme ai medici legali Elvira Ventura e Daniela Sapienza. Si è inoltrato in un boschetto circondato dai campi arsi dal sole dove è stato ritrovato il corpo di Viviana: «Gli insetti potrebbero dirci dove e quando è morta», sottolinea. Della donna si erano perse le tracce dopo un incidente stradale avvenuto all'altezza del casello dell'autostrada il 3 agosto scorso. Era in auto con il figlio Gioele. Dopo l'urto si è allontanata portandosi il bambino. E scomparendo letteralmente nel nulla. Poi, a distanza di cinque giorni, il ritrovamento del cadavere. Del piccolo Gioele, invece, ancora nessuna traccia. Le ricerche però continuano: tutta la zona è stata setacciata anche con l'uso di cani molecolari ed elicotteri. Ma al momento senza alcun risultato concreto.

LE INDAGINI
Vanin dovrà appurare, attraverso l'analisi delle larve e degli insetti presenti sul terreno, trovati sotto il corpo, se Viviana è morta in quel punto o se lì è stata portata dopo il decesso. Un particolare fondamentale che potrebbe far svoltare le indagini. Ha quindi prelevato campioni di terriccio che poi saranno esaminati in laboratorio. Inoltre, sempre dallo studio delle larve trovate però sul cadavere e nei suoi vestiti, dovrà stabilire il momento esatto del decesso. Questi sono i compiti affidati dalla Procura. Vanin, dopo aver esaminato la zona, è poi andato assieme ai colleghi all'ospedale messinese Papardo per seguire l'autopsia. Nei prossimi giorni farà le sue valutazioni. Le ipotesi al vaglio della Procura di Patti sono varie: si parte da quella di omicidio basata sulla possibilità che un misterioso killer abbia ucciso prima il bambino, poi la madre e infine si sia sbarazzato dei corpi. Ma non si esclude nemmeno l'omicidio-suicidio, ovvero che Viviana abbia prima ucciso il figlio e poi, completamente fuori di sé, abbia causato l'incidente stradale e sia fuggita tra le campagne per poi suicidarsi.

LA CARRIERA
Il docente universitario trevigiano dovrà quindi dare il proprio contributo per sciogliere i nodi di un caso tragico ma che sta attirando l'attenzione dell'Italia intera. Vanin in passato si è occupato di altre vicende analoghe. Tra i tanti casi seguiti ha contribuito alle indagini per risolvere il mistero di Yara Gambirasio, la ragazzina scomparsa a Brembate di Sopra nel 2011, nel bergamasco, e poi ritrovata settimane dopo senza vita in un campo. Fu uno dei primi specialisti chiamati per fare luce sulla vicenda: «Con una mia collaboratrice - disse all'epoca, quando ancora era titolare della cattedra in Forensic Biology all'Unversity of Huddersfield di Manchester - abbiamo prelevato i campioni di insetti dal corpo in fase di autopsia, dai vestiti e dal suolo che si trovava sotto il cadavere e che è stato prelevato contestualmente al recupero del corpo. Abbiamo lavorato come un team con il botanico, il geologo, il medico legale incaricato». Le sue conclusioni fornirono elementi fondamentali per costruire l'accusa contro Massimo Giuseppe Bossetti, poi condannato. Lo studio degli insetti è sempre stata la passione di Vanin, che ha frequentato il liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Treviso, si è laureato in Biologia all'Università di Padova e poi ha girato mezzo mondo, dalla Francia, all'Inghilterra agli Usa, per affinare la sua preparazione. Autore di diversi articoli e testi scientifici, ha di fatto creato la specialità dell'entomologia forense in Italia.

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