Corsa verso l'ospedale, donna di 37 anni partorisce in auto. Ma il neonato muore poco dopo

Corsa verso l'ospedale, donna di 37 anni partorisce in auto. Ma il neonato muore poco dopo
Corsa verso l'ospedale, donna di 37 anni partorisce in auto. Ma il neonato muore poco dopo
2 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Dicembre 2021, 11:14 - Ultimo aggiornamento: 13:58

Dramma in Sicilia a Patti, dove una donna di 37 anni alla 27esima settimana di gestazione ha partorito in auto sulla strada per l'ospedale, ma il neonato non ce l'ha fatta. La donna ieri, in preda ai dolori del travaglio, è partita da Mistretta per raggiungere l'ospedale più vicino, a Patti, ma, in autostrada, all'altezza di Santo Stefano di Camastra ha partorito. Il bimbo appena nato ha perso poco dopo la vita nonostante fosse stato soccorso dal personale di un'ambulanza.

Leggi anche > Bambini in affido maltrattati per anni: «Preoccupanti analogie con Bibbiano»

La donna è stata trasferita all'ospedale di Patti.

Sull'accaduto, ricostruiscono organi di stampa, è stata aperta un'inchiesta. «Dietro questa morte - afferma in una nota, Ella Bucalo, deputata di Fratelli d'Italia - c'è tutta l'inefficienza ospedaliera venuta fuori a seguito di una riforma sanitaria cieca, decisa dal governo centrale, che stabilisce il taglio di parecchi punti nascita negli ospedali italiani».

«Quel bimbo è morto perché il punto nascita più vicino era quello dell'ospedale di Patti: la politica ha tagliato quello di Mistretta, Comune in cui vive la partoriente, e quello di Sant'Agata Militello, poco distante da casa invece quello di Patti, verso cui necessariamente hanno dovuto dirigersi i genitori dello sfortunato neonato, è distante parecchi chilometri. E questo succede perché, in linea con le decisioni di governo, anche la Sicilia ha dovuto tagliare i punti nascita che registravano meno di 500 parti l'anno». «Oggi, che la morte di questo bambino - aggiunge Ella Bucalo - dovrebbe toccare le coscienze politiche, ritengo impellente rivalutare questi criteri e ripristinare un reparto che deve puntare a salvare vite umane e non logiche inadeguate ai bisogni del territorio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA