Prete arrestato per droga, la confessione choc: «Inghiottito nel vortice della cocaina. Chiedo perdono a tutti»

Francesco Spagnesi ai suoi legali: «Restituirò i soldi». Chiesa gremita per la preghiera di riparazione

Prete arrestato per droga, la confessione choc: «Inghiottito nel vortice della cocaina. Chiedo perdono a tutti»
Prete arrestato per droga, la confessione choc: «Inghiottito nel vortice della cocaina. Chiedo perdono a tutti»
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Mercoledì 22 Settembre 2021, 15:15 - Ultimo aggiornamento: 17:06

«Il vortice della cocaina mi ha inghiottito, la droga mi ha spinto a raccontare menzogne e mi ha fatto tradire i miei parrocchiani. Ho compiuto azioni di cui mi vergogno. Adesso sono sieropositivo, chiedo perdono a tutti». Con queste parole Francesco Spagnesi, il prete 40enne arrestato a Prato per droga e appropriazione indebita, ha confessato dopo essere finito in manette una settimana fa a Prato.

Come scrive il Corriere della Sera il parroco, parlando con i suoi avvocati, ha detto: «Restituirò i soldi che per acquistare la droga ho sottratto alla curia e alla carità dei parrocchiani, saranno tutti rimborsati.

Venderò tutto ciò che è di mia proprietà, anche la casa di montagna». Quanto alla sieropositività, don Francesco ha spiegato: «Non ho detto niente perché ero in cura, prendevo medicinali antiretrovirali e non ero contagioso, anche se per alcuni mesi ho interrotto la terapia».

Francesco Spagnesi, il parroco arrestato per droga

Chiesa piena di fedeli per preghiera di riparazione

Intanto la chiesa di San Domenico a Prato ieri sera era piena di fedeli, oltre la capienza, «con tante persone che hanno dovuto seguire la celebrazione dal chiostro», per la preghiera di riparazione tenuta dal vescovo Giovanni Nerbini «in segno di consolazione, perdono, verità e giustizia» dopo l'arresto di don Francesco Spagnesi, rende noto la Diocesi pratese. In chiesa presenti insieme ai fedeli i sacerdoti diocesani e i religiosi tra cui anche le monache benedettine di clausura, che solitamente non escono dal monastero di San Clemente per partecipare agli incontri comunitari.

«La comunità ecclesiale di Prato, composta da parrocchie, gruppi e movimenti - si spiega in una nota -, ha risposto all'invito del vescovo Giovanni Nerbini e si è riunita in preghiera in questo momento così difficile e doloroso per la Chiesa pratese. Ieri sera avrebbe dovuto tenersi il primo incontro del Convegno diocesano, l'appuntamento che segna la ripartenza delle attività pastorali, invece, dopo i noti e tristi fatti che vedono coinvolto don Francesco Spagnesi, monsignor Nerbini ha pensato di rinviare il Convegno e di tenere» la preghiera di riparazione, svoltasi in silenzio.

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