Maturità 2020, Azzolina: «Sono emozionata, la chiusura delle scuole ha salvato centinaia di vite»

Maturità 2020, Azzolina: «Sono emozionata, la chiusura delle scuole ha salvato centinaia di vite»
Maturità 2020, Azzolina: «Sono emozionata, la chiusura delle scuole ha salvato centinaia di vite»
di Simone Pierini
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Martedì 16 Giugno 2020, 21:38 - Ultimo aggiornamento: 21:46
«La chiusura delle scuole ha salvato centinaia di vite», così la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina nella «Notte prima degli esami» su Radio 24. Domani è infatti il giorno della Maturità, atteso da tantissimi studenti tra paure e voglia di guardare al futuro con maggiore ottimismo dopo mesi di lockdown e didattica a distanza. «Quest'anno l'esame di Maturità sarà diverso, ma non meno importante rispetto agli anni scorsi. Anzi, lo sarà di più, perchè questa volta gli esami non chiudono l'anno scolastico ma ci riportano in classe», ha aggiunto sottolineando che «la maturità non è un rito ma uno step importantissimo, un verso vita da adulti»

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E se per molti studenti la scuola sarà un ricordo, altri a settembre rientreranno in aula. La ministra ha proposto alle regioni la riapertura per il 14 settembre e ha annunciato che presto verranno pubblicate le linee guida per il prossimo anno scolastico. «La scuola riapre e anche io sono molto emozionata a pensare che finalmente le scuole possono riaprire domani - le parole della ministra Azzolina a Radio 24 - in sicurezza, dopo mesi di assenza. Questa è una nuova fase per la scuola che guarda al prossimo mese di settembre, quando tutti ritorneranno in classe. A questo esame in presenza abbiamo lavorato tanto per gli studenti non è stato facile e non era scontato, tanti paesi l'esame lo hanno cancellato. Abbiamo superato diverse difficoltà, ma io ci tenevo tantissimo che fosse fatto in presenza».

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«Se ci fosse stata possibilità di aprire le scuole prima lo avremmo fatto - precisa la ministra - La chiusura delle scuole ci ha permesso di salvare migliaia di vite umane. Non è stato facile, nè per me nè per il governo, tenerle chiuse ma abbiamo messo al primo posto la salute di tutti».

«Abbiamo avuto documenti chiarissimi da parte del Comitato tecnico del ministero della salute. Ricordo che a maggio - ha sottolineato - c'erano ancora centinaia di morti al giorno, non ci saremmo mai potuti permettere la riapertura delle scuole e lo dico con molto dolore. Da donna di scuola - ha concluso - sentivo la campanella tutti i giorni, e non poter riaprire le scuole da ministro è una ferita che mi porterò dietro per sempre».
 
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