Riaprono le discoteche, Cecchetto: «Indispensabili, come il vaccino». E Lele Mora propone il tampone all'entrata

Riaprono le discoteche, Cecchetto: «Indispensabili, come il vaccino». E Lele Mora propone il tampone all'entrata
Riaprono le discoteche, Cecchetto: «Indispensabili, come il vaccino». E Lele Mora propone il tampone all'entrata
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Venerdì 8 Ottobre 2021, 13:59

Sembra essere sempre più vicina la riaperture delle discoteche. «Dopo due anni si respira, ma non dimentichiamo quanti hanno chiuso e a quanti dipendenti non lavorano più». Lele Mora considera «un primo, importante passo» la decisione della riapertura delle discoteche al chiuso con il 50 per cento della capienza, ma, parlando con l'Adnkronos, non è pienamente soddisfatto.

«Si potrebbe fare ancora meglio - afferma rivolgendo un appello «a Draghi e a Giorgetti, a cui chiedo si faccia fare anche un tampone rapido all'ingresso dei locali, oltre al green pass«.

Secondo lo storico agente dei vip, »questo sistema consentirebbe di avere dati 'in tempo realè, ancora più attuali rispetto a quelli presenti nella certificazione verde». 

«Cinque euro di tampone rapido a carico degli esercenti - spiega Mora la propria idea, che avrebbe voluto rappresentare al generale Figliuolo già all'indomani del suggerimento del Cts circa la riapertura deli locali da ballo con il 35 per cento della capienza - consentirebbe l'ingresso in piena sicurezza del 100 per cento dei clienti».  «Con la mia associazione 'Sì Sisiballa' che ho aperto un mese fa - conclude Mora - intendo sostenere esattamente iniziative di questo genere, sia per tutelare gli imprenditori del settore delle sale da ballo, ma pure tanta gente che, dopo due anni di sacrifici, ora vuole tornare alla normalità, anche divertendosi».

Cecchetto: le discoteche come il vaccino

«Adesso non è sufficiente la seconda vaccinazione, ma serve anche la terza dose per una copertura migliore. Facciamo allora un terzo passo anche per le discoteche, fino ad arrivare alla capienza normale». Claudio Cecchetto parla con l'Adnkronos e paragona il percorso di questi giorni verso l'apertura delle sale da ballo a quello vaccinale: «Prima sembrava potessero bastare due dosi del siero anti Covid e poi hanno capito che ne serviva una terza - afferma il dj e produttore musicale, da sempre sostenitore della necessità di vaccinarsi - Spero che anche per quanto riguarda le discoteche, dopo la proposta del Cts di riaprirle con una capienza del 35 per cento e la successiva disposizione del Governo al 50, si possa adesso giungere a una completa apertura».

«Ma non vorrei - aggiunge Cecchetto - che questa concessione finisse per trasformarsi in una spada di Damocle, diventando un'arma contro i gestori, che potrebbero vedersi multati magari per una persona in più del dovuto. È logico che siamo in una situazione di emergenza, ma dato che ci dicono che i vaccini funzionano, l'emergenza dovrebbe essere temporanea». «Attenzione quindi a non stringere troppo la corda - conclude il dj - perché poi fa male. Ci vuole il terzo passo, anche perché tutto è calibrato in base alle regole della capienza e i proprietari delle discoteche, che sono anche imprenditori e quindi non svolgono un servizio sociale ma un'attività legata a un profitto, avendo meno incassi, probabilmente non riusciranno a offrire un servizio con la stessa qualità di prima». 

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