Discoteche aperte, blitz in sede della Regione Sardegna, Fonti Procura: «Da Cts parere favorevole»

Discoteche aperte, blitz in sede della Regione Sardegna, Fonti Procura: «Da Cts parere favorevole»
Discoteche aperte, blitz in sede della Regione Sardegna, Fonti Procura: «Da Cts parere favorevole»
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Giovedì 12 Novembre 2020, 13:41

Blitz della Polizia, su ordine della Procura di Cagliari, nella sede della Regione Sardegna. Gli agenti della Squadra mobile hanno prelevato i documenti relativi alla procedura burocratica che l'11 agosto ha portato il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas a emanare l'ordinanza che diede il via libera all'apertura delle discoteche.

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Pochi giorni fa, dopo un reportage della trasmissione Report su Raitre, la Procura di Cagliari ha aperto un fascicolo su epidemia colposa.

Come riportano due quotidiani sardi, tra i documenti prelevati dalla Squadra mobile nel palazzo della Regionale, ci sono le ordinanze e i pareri dei componenti del Comitato tecnico scientifico sui quali Solinas aveva basato la decisione: pareri che non erano stati resi pubblici dalle autorità sarde. 

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"PARERE DEL CTS ESISTE" «Il parere del Comitato tecnico scientifico sardo c'è ed è favorevole». Sono le prime indiscrezioni che si apprendono da fonti giudiziarie in Procura a Cagliari sull'inchiesta per epidemia colposa aperta dopo la trasmissione Report sull'ordinanza del governatore Christian Solinas che l'11 agosto diede il via libera alla riapertura delle discoteche in Sardegna, con il conseguente incremento di contagi. Il giorno dopo il blitz della polizia alla Regione per acquisire i documenti emergerebbe dunque che l'ordinanza sarebbe arrivata dopo la mail favorevole di uno degli esperti che, però, avrebbe parlato anche a nome degli altri.

SOLINAS: "NON SAPEVO DEL NO DEL CTS" Intanto il governatore sardo Christian Solinas in un'intervista di oggi a Repubblica spiega che il documento del Comitato tecnico scientifico sardo con il parere negativo sull'apertura delle discoteche «l'ho letto solo in queste ore, e rientrava in una corrispondenza interna con l'assessorato regionale alla Sanità: era riferito a un'altra vicenda, a delle linee guida mai emanate in seguito. Il 6 agosto non c'era alcuna ordinanza regionale e le discoteche erano aperte in virtù del Dpcm in tutta Italia». «Si è messa in moto la macchina del fango per colpire una regione che è più sana di altre», denuncia Solinas.

In merito all'ordinanza regionale sulla riapertura delle discoteche, datata 11 agosto, «il Cts, esprimendosi su altri documenti, aveva proposto sei motivi di criticità, che sono stati tutti soddisfatti nella stesura della successiva ordinanza», spiega Solinas. «Il provvedimento tiene conto, poi, di due elementi fondamentali. Primo, i dati sanitari. Il tasso di contagio era prossimo allo zero. Il secondo è l'ordine del giorno del Consiglio regionale con cui si impegnava la giunta ad adottare atti idonei alla riapertura dei locali».

«Ad avermi convinto più di altri - racconta il governatore - è stato l'intervento di Massimo Zedda dei Progressisti con cui si paventava il rischio di ordine pubblico, oltre che sanitario, per via delle tante feste private e fuori controllo, degli assembramenti in spiaggia e piazze che si sarebbero tenuti nel nostro territorio a ridosso di Ferragosto in caso di mancata riapertura dei locali».

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